Le pagelle della Fiorentina. Mandragora, momento magico. Adli ritorno prezioso
I voti ai viola dopo la partita del ‘Franchi’ contro l’Empoli, vinta per 2-1

Firenze, 28 aprile 2025 – Le pagelle viola dopo Fiorentina-Empoli.
De Gea 6,5 - Subito chiamato in causa da Pezzella si salva d'istinto. Sicuro nel finale su Esposito, bloccando a terra un pallone velenoso. Può poco sul gol, non trema quando Kovalenko lo chiama in causa con una sventola: lui c’è.
Pongracic 6 - Sbaglia in avvio un disimpegno che innesca l’Empoli nella prima vera occasione: ci pensa De Gea. Gara in sofferenza per il difensore croato che non appare in una delle sue versioni migliori. Rischia poco anche perché dalla sua parte i pericoli restano solo sulla carta.
Pablo Mari 6,5 - Sulle tracce di Esposito se la cava con fisico e anticipo. Sul gol dell’Empoli può poco perchè deve andare a chiudere su Esposito. Di testa è insuperabile, per questo preziosissimo quando arrivano palloni in area.
Ranieri 6 - Pronto a scalare su Solbaken che qualche volta lo porta fuori posizione. Si propone anche in avanti, ma le scelte finali non sono lucide. Se la cava con un giallo pesante su una ripartenza azzurro. Dal 58’ Comuzzo 6 - Entra in un momento delicato, quando l’Empoli si riversa in avanti. Non molla la presa.
Folorunsho 5,5 - Deve fare il ‘Dodo’ e lo fa a modo suo, magari con meno corsa e atletismo, ma il contributo offensivo resta timido. Regge l’urto e dalle sue parti si fa fatica a passare, ma resta la sensazione che il sacrificio che gli chiede l’allenatore sia davvero grande. Lui si applica nonostante tutto. Sbaglia quando non chiude su Fazzini che lo anticipa fulminando da due passi De Gea. Dal 69’ Parisi 6 - Va a destra e se la cava.
Adli 7 - Regista bassissimo, ma con il compito di allungare la squadra come nell’occasione del gol che realizza con freddezza. Bello il traversone con cui pesca Mandragora in mezzo all’area. Si spegne piano piano alla distanza per il grande lavoro. Dal 58’ Richardson 6,5 - Impatto più che positivo: le qualità ci sono e si vedono. E’ ben inserito nel contesto squadra.
Cataldi 6,5 - Sì sì, è in campo! E lo noti perché quando l’Empoli cerca di palleggiare lui è sempre sulle linee di passaggio. Taglia e cuce a piacimento la tela viola. E’ il più indispensabile degli invisibili, preziosi come al solito.
Mandragora 7,5 - Innesca l’azione che sblocca la gara e non è un caso. Sta bene, anzi benissimo: è in fiducia Rolly e la rovesciata che vale il 2-0 è roba da Cristiano Ronaldo. Questa Fiorentina pare tagliata su misura sulle sue qualità che sono corsa certo, ma anche tanta qualità, rimasta a lungo nascosta. Evidentemente bastava solo avere una continuità fisica e di prestazioni per tornare a respirare anche aria azzurra.
Gosens 6 - Deve avere l’occhio lungo per tenere sotto controllo (e sotto pressione) Gyasi che lo tiene basso, senza dargli la possibilità di attaccare lo spazio con continuità. Gli riservano cure particolari gli azzurri che vanno per le spicce per non farlo ripartire.
Gudmundsson 6,5 - Piedi buoni e cervello fino. Il gol di Adli è una sua invenzione per lucidità e precisione. Poi il francoalgerino ci mette del suo, ma Albert quando può giocare a uno o due tocchi è imprendibile. Si sacrifica tenendo sempre sulla corda la difesa avversaria. Dall’81’ Fagioli sv.
Beltran 6 - Partita di grande sacrificio da parte dell’argentino che come al solito si aggrappa alla consueta dose di agonismo quando c’è da lottare lì nel mezzo. Subisce un doro colpo che lo condiziona. Dal 69’ Zaniolo 6 - Deve guadagnare metri e falli per togliere pressione e far salire la squadra: missione compiuta.
All. Palladino 7 - Il trappolone era dietro l’angolo, considerati i precedenti contro le cosiddette piccole. A maggior ragione contro l’Empoli che storicamente è avversario problematico. La vigilia poi era stata di nuovo particolare, come col Cagliari, ma la squadra ha ancora una volta risposto con personalità e carattere. Il gioco non è stato brillantissimo; in questo momento passa in secondo piano. Ora si deve badare al sodo. Avanti così