Le Marche al Vinitaly 2025: vini di qualità e biodiversità in primo piano

Le Marche si presentano al Vinitaly 2025 con 108 aziende, vini di qualità e un focus su biodiversità ed export.

Apr 4, 2025 - 05:44
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Le Marche al Vinitaly 2025: vini di qualità e biodiversità in primo piano

Presidente Francesco Acquaroli, come si presentano le Marche al Vinitaly 2025? "Le Marche si presentano al Vinitaly con un nutrito programma e con 108 aziende presenti, sia all’interno che all’esterno della collettiva, provenienti da tutti i territori. Ma soprattutto, come una regione a vocazione vitivinicola che produce vini di altissima qualità, attestata da critica e consumatori e dai numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti da un sempre maggior numero di imprese marchigiane. L’intero settore vitivinicolo marchigiano, nel tempo, ha affermato ed accresciuto la sua particolare vivacità. Una Regione che lavora a programmi di recupero delle biodiversità e, in controtendenza con lo scenario italiano, aumenta la superficie biologica a vite da vino che oggi ha un’incidenza del 53% sul totale, il valore più alto registrato a livello nazionale. Nelle Marche gli operatori vitivinicoli biologici sono il 44% del totale. È un dato frutto di politiche e investimenti lungimiranti che hanno determinato una crescita costante nel quinquennio che, allo stato attuale, è espressa in dati da 4.195 operatori e un +451 ettari rispetto al 2022 a fronte di una riduzione nazionale della superficie vitata biologica. Abbiamo 21 denominazioni di origine la cui produzione media, nell’ultimo anno, incide sul totale per circa il 76% segnando, anche qui in controtendenza, performance positive soprattutto per quanto riguarda l’export che ha un valore commerciale di 58,7 milioni di euro su un fatturato complessivo del settore di oltre 175 milioni. La Regione è stata costantemente al fianco di un settore che ha affermato e accresciuto la sua vivacità con azioni innovative, scelta dei mercati da penetrare, investimenti nel vigneto, in cantina e nel marketing per affermare, mantenere e consolidare le posizioni acquisite e aumentare la capacità competitiva delle imprese".

Il contesto internazionale presenta dei rischi per una regione molto forte sull’export. In che modo la Regione può essere al fianco dei produttori? "Le criticità dello scenario geopolitico mondiale e il cambiamento dei mercati e dei consumi possono ncidere anche sul settore vinicolo. Sin dal nostro insediamento abbiamo voluto sostenere il settore, e già nel periodo della pandemia, abbiamo cercato di fronteggiare le criticità con gli investimenti per lo sviluppo oltre che con i sussidi. In questi anni abbiamo sostenuto gli imprenditori vitivinicoli con 25 milioni di euro di contributi per ristrutturazione e riconversione dei vigneti, investimenti negli impianti di trasformazione e commercializzazione, per il rinnovo generazionale ed i processi innovativi e di digitalizzazione. Contributi che hanno più che raddoppiato l’investimento. Abbiamo investito circa 4,8 milioni per progetti di promozione dei nostri vini sui mercati di Paesi terzi anche con partecipazione a eventi e fiere di settore. Per il biennio 2025-2026 abbiamo già finanziato per 4,5 milioni di euro i progetti dei nostri consorzi di tutela per la promozione nei mercati UE. Sono dati a cui vanno vanno aggiunte tutte le azioni di promozione legate al territorio di provenienza di cui le nostre DOP e IGP sono espressione e testimoni. In generale, crediamo nel gioco di squadra e così anche per le strategie da mettere in campo; abbiamo investito nell’enoturismo e in generale della promozione di tutto il nostro territorio, a partire dal rilancio dei borghi e di un turismo esperienziale e a contatto con la natura".

La produzione nel 2024 è stata in ripresa rispetto al 2023. Ma il clima e il suo impatto sul territorio è sempre è un tema importante. Come state agendo su questo fronte? "Siamo la prima regione in Italia ad approvare il Piano di adattamento climatico e a dotarci di una strategia strutturata per affrontare le sfide del presente e del futuro. Il Piano regionale traccia un quadro aggiornato dei cambiamenti climatici già in atto nelle Marche e delinea i possibili scenari futuri, sviluppando azioni concrete per contrastarne le criticità. Abbiamo recuperato più velocemente del previsto gli effetti di siccità e peronospora ritornando praticamente in linea con i dati di produzione annuale a conferma che non abbiamo vissuto una crisi di decrescita strutturale, ma legata piuttosto egli effetti di clima e agenti patogeni sulla base di aree climatiche e caratteristiche geopedologiche specifiche. Il cambiamento climatico e gli effetti dell’urbanizzazione e dell’antropizzazione hanno modificato in pochi decenni la risposta che i territori danno al verificarsi di precipitazioni o a periodi di siccità, basti guardare cosa accade al presentarsi di forti precipitazioni. La prevenzione dunque è la prima alleata perché l’ambiente è ciò che di più importante abbiamo".

Avete scelto come nuovo testimonial un grande atleta come Gianmarco Tamberi. Ci può parlare di questa scelta? "La storia sportiva e personale di Gianmarco Tamberi, campione olimpico, oro mondiale ed europeo, portabandiera della delegazione italiana alle olimpiadi di Parigi, è la storia della determinazione e del talento marchigiano, di chi si rialza dopo una difficoltà e sa conquistare il mondo. Raccontiamo l’identità più profonda e plurale della nostra regione nel nuovo spot televisivo delle Marche, di cui Tamberi è protagonista e voce narrante, che ci accompagna in un viaggio nelle Marche autentiche in cui viene raccontato, ovviamente, anche il vino. Un messaggio che va oltre la promozione turistica perché desideriamo far conoscere l’anima profonda della nostra terra, fatta di autenticità, bellezza, molteplicità, e la libertà di poter vivere tutte le più variegate esperienze pur rimanendo nelle Marche, regione plurale per antonomasia, dove si può sciare guardando il mare o visitare i nostri borghi e scoprire prodotti unici e grandi tesori".