L’abbraccio di Agliana al cardinale Pizzaballa. Celebrò a San Piero la messa per monsignor Gori
Era stato Custode e Patriarca Latino in Terrasanta e il porporato era la guida cattolica di Gerusalemme .

Se fosse diventato Papa, la comunità aglianese sarebbe stata percorsada un brivido e avrebbe esultato per la sua nomina, e chissà quale nome il cardinale Pizzaballa avrebbe scelto. In queste ore sono tanti i servizi dedicati a lui e alla sua famiglia e gli aglianesi seguono comunque con affetto immagini e interviste su uno dei "papabili" più acclamati fra i porporati italiani e che, proprio ad Agliana, ha lasciato una traccia intensa e indimenticabile che qui vogliamo ricordare.
Da circa un secolo un filo unisce Agliana alla Terrasanta. Un filo che inizia con l’aglianese monsignor Alberto Gori (1889-1970), francescano, che tra la fine degli anni Trenta e il 1970, anno della sua morte, ricoprì i principali ruoli di governo nella comunità latina di Gerusalemme: fu prima Custode e in seguito Patriarca Latino. Un legame che passa anche da Pierbattista Pizzaballa, che il 22 febbraio 2018 venne ad Agliana per celebrare monsignor Gori con una santa messa e un convegno, su iniziativa dell’associazione "Insieme per la Terrasanta" di Pistoia, con patrocinio della diocesi di Pistoia, Regione Toscana e Comune di Agliana.
L’allora monsignor Pizzaballa, in quella occasione era un ospite d’eccezione: in quel periodo era amministratore apostolico di Gerusalemme dei Latini (in pratica il vescovo cattolico di Gerusalemme), dopo essere stato per dodici anni (fino al 2014) Custode di Terra Santa. Pizzaballa nel pomeriggio celebrò la messa nella chiesa di San Piero, dove un’immagine in bronzo ricorda Monsignor Gori. La celebrazione fu presieduta da monsignor Pizzaballa e concelebrata dai vescovi Fausto Tardelli (Pistoia) e Rodolfo Cetoloni (Grosseto), attivo in numerosi progetti di solidarietà per Terra Santa e Medio Oriente e Carlo Ciattini (Massa Marittima-Piombino).
La sera Pizzaballa partecipò a un convegno al teatro Moderno di Agliana, sul tema "Terra Santa ieri e oggi", con gli interventi dello stesso monsignor Pizzaballa e dello storico Paolo Pieraccini, studioso della figura di monsignor Gori. Nell’occasione Pizzaballa parlò della situazione della Terrasanta, non semplice anche all’epoca.
Raccontò di una chiesa, quella di Israele e Palestina, come il resto del Medio Oriente, consapevole di essere piccola minoranza. "Siamo come il sale perché siamo pochi" disse, in un contesto "di grande confusione", di guerre e rancori, ingiustizie e prevaricazioni, ma anche "tenace nel voler resistere". Ricordò anche l’importanza di non iniziare, nel rapporto con gli altri, a parlare subito di religione e di fede, ma "dare priorità alla vita concreta, con le sue difficoltà quotidiane".
Piera Salvi