“La Russia vuole attaccare le nazioni europee”
Il commissario Ue Valdis Dombrovskis, al Consiglio Atlantico, elenca gli attacchi di Mosca ai suoi vicini e avverte: “Non nasconde l'intenzione, non possiamo premiarla per il suo comportamento"

Roma, 23 aprile 2025 – Il commissario europeo all'Economia, Valdis Dombrovskis, nel suo discorso al Consiglio Atlantico a Washington, elenca le guerre di Mosca e non usa mezzi termini: "La Russia ha una storia recente di attacchi ai suoi vicini: Moldavia nei primi anni '90, Georgia nel 2008, Crimea e Donbass nel 2014, e l'intera Ucraina nel 2022 e non nasconde l'intenzione di lanciare un attacco contro le nazioni europee e della Nato. Questa è la realtà che dobbiamo affrontare sul fianco orientale dell'Europa. Non possiamo premiare la Russia per il suo comportamento".
"La storia ci ha insegnato che dimostrare forza e determinazione è il modo migliore per scoraggiare le aggressioni. Faremo proprio questo", ha aggiunto nominando il piano di riarmo Ue lanciato il mese scorso. "Siamo impegnati a sostenere l'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione della Russia fino a quando non sarà possibile raggiungere una pace giusta e duratura. L'Ucraina è al centro delle considerazioni sulla sicurezza europea. E' una parte vitale dello scudo di sicurezza dell'Europa", ha concluso.
Proprio oggi la capitale della Lituania, Vilnius, ha presentato un piano di evacuazione in caso di guerra sullo sfondo dei timori che Mosca possa attaccare dopo l'invasione dell'Ucraina. La Lituania, membro della Nato e dell'Ue, è fedele alleata di Kiev fin dall'invasione di Mosca del 2022. Da allora ha aumentato la spesa per la difesa e l'addestramento delle sue truppe.
Fra l’altro le autorità lituane – riferisce Politico – hanno annunciato l’intenzione di modernizzare e rafforzare le infrastrutture della strada che collega Vilnius alla città di Augustow, in Polonia, l'unica via di comunicazione terrestre, oltre alla strada Kaunas-Varsavia, che collega la Lituania e la Polonia attraverso il corridoio di Suwalki, uno dei punti più delicati del fianco orientale della Nato. I lavori intenderanno migliorare la mobilità militare e le condizioni per un'eventuale evacuazione dei civili in caso di conflitto.