La modella di una foto stock spacciata per morta da vaccino anti Covid-19
La foto della donna, insieme a tante altre, sono disponibili online per progetti grafici, pubblicità e contenuti promozionali
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Apr 14, 2025 - 13:36
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Sta circolando sui social l’immagine di un manifesto No-vax affisso a Ovada, in provincia di Alessandria, che ha destato l’attenzione di cittadini e operatori sanitari. Mostra il volto di una giovane ragazza, accompagnata dalla scritta: «Io sono un morto da vaccino anticovid». In calce, un elenco di presunti effetti collaterali, seguito da un invito a “fermare la sperimentazione sugli uomini”. Non è la prima volta che nel comune piemontese compaiono iniziative simili: episodi analoghi si erano già verificati in passato, suscitando anche indignazione e prese di distanza ufficiali da parte dell’amministrazione. Il manifesto punta a generare un forte impatto emotivo, facendo leva sul volto rassicurante della giovane donna. In realtà, sia l’identità della ragazza che il messaggio veicolato sono del tutto falsi e fuorvianti.
Per chi ha fretta:
Circola sui social la foto di un manifesto affisso a Ovada (AL), con il volto di una ragazza accostato alla frase: «Io sono un morto da vaccino anticovid», seguito da un elenco di presunti effetti collaterali e inviti a “fermare la sperimentazione sugli umani”.
Non è la prima volta che a Ovada compaiono manifesti di questo tipo. Già nel 2021 il Comune si era dissociato pubblicamente da analoghe iniziative no-vax.
La ragazza ritratta non è una vittima reale: si tratta di un’immagine stock, generata con intelligenza artificiale, già utilizzata in campagne pubblicitarie. Non esiste alcun decesso riconducibile a quel volto.
Il caso è un esempio di disinformazione che sfrutta immagini decontestualizzate per costruire narrazioni false e allarmistiche, senza alcun riscontro nei dati ufficiali né nella letteratura scientifica.
Analisi
Troviamo una foto del manifesto pubblicata su Instagram, accompagnata dalla seguente didascalia:
Ma se capitasse a te o ad un figlio, diresti sempre che essendo un vaccino “può capitare?”
La stessa immagine, in forma di screenshot, è stata condivisa anche da alcuni utenti su Facebook, come documentato in diversi post che ne rilanciano il contenuto. Un esempio è presente qui, accompagnato dal commento:
“Occhio al KARMA, che a fare i tonti, gli indifferenti, e/o i collaborazionisti, si casca nelle fosse… a fine giostra. “Il tempo è galantuomo.” #STORDITI
Una storia che si ripete
Non è la prima volta che a Ovada accadono episodi del genere. Già nel luglio 2021, come riportato in questo articolo dal quotidiano locale “Il Moscone”, erano stati affissi manifesti con messaggi no-vax, suscitando sconcerto e indignazione.
In quell’occasione, il Comune prese ufficialmente le distanze dall’iniziativa attraverso un manifesto istituzionale, in cui ribadiva l’importanza delle vaccinazioni e il rispetto per il lavoro svolto dagli operatori sanitari durante la pandemia.
Va però sottolineato che il riferimento alla presunta efficacia delle cure domiciliari, riportato nel comunicato del 2021, merita un ulteriore approfondimento. Si tratta di un tema controverso che abbiamo già affrontato in passato, come documentato qui e qui.
Il volto della ragazza è un’immagine stock
La ragazza raffigurata nel manifesto non è deceduta e non ha nulla a che vedere con gli effetti avversi da vaccino. La foto utilizzata è infatti una immagine stock di repertorio, disponibile su piattaforme come Freepik, dove viene impiegata per progetti grafici, pubblicità e contenuti promozionali. E’ rintracciabile in decine di siti web, spesso associata ad articoli generici, pubblicità o modelli di layout e, tra l’altro, risulta generata con intelligenza artificiale. La conferma arriva da una nostra verifica diretta: siamo riusciti a generare un video animato utilizzando lo stesso modello stock, disponibile con un account Pro su Freepik.
Non si tratta quindi di una “vittima del vaccino”, bensì di una fotografia AI creata o messa in vendita per scopi commerciali, come confermato da una ricerca inversa online.
L’utilizzo in un manifesto che denuncia falsamente un decesso configura, dunque, una grave manipolazione dell’immagine e una distorsione della realtà.
Cosa sappiamo sugli effetti avversi reali
Le autorità sanitarie, come AIFA e EMA, pubblicano regolarmente rapporti aggiornati sul monitoraggio degli eventi avversi dopo la somministrazione dei vaccini anti-Covid. Tali effetti sono nella maggior parte dei casi lievi e transitori, e gli eventi gravi risultano rarissimi in rapporto al numero di dosi somministrate. Inoltre, nessuna delle vittime reali documentate in letteratura scientifica corrisponde all’identità della giovane donna ritratta nel manifesto. Anche i presunti effetti avversi elencati sono stati più volte ridimensionati dalle evidenze disponibili e non trovano riscontro nei dati ufficiali. Per ulteriori approfondimenti sull’argomento, rimandiamo ad alcuni nostri articoli precedenti, disponibili qui e qui.
Conclusioni
Il manifesto affisso a Ovada rappresenta un caso esemplare di disinformazione visiva. L’immagine utilizzata, che raffigura una giovane donna, non appartiene a una persona reale: si tratta di un volto stock, generato con AI, già impiegata in contesti pubblicitari e promozionali. Non esiste alcuna “ragazza morta per il vaccino” collegata a quella foto. È una costruzione artificiale, creata ad arte per veicolare un messaggio allarmistico e infondato. Una narrazione priva di qualsiasi riscontro nei dati ufficiali, ma funzionale alla retorica della propaganda no-vax.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.