La Festa della Mamma, dall'antichità fino a oggi
Origini / Ci sono testimonianze di tale "giornata" sia nel mondo greco che in quello romano Ecco le tappe più importanti da ricordare

Domenica sarà la Festa della Mamma, una ricorrenza vissuta quasi come una consuetudine. Ma vi siete mai chiesti perché cade proprio in questo mese? Fondamentalmente, perché è quello che la religione cattolica dedica alla Madonna, la Madre di tutte le madri, ma anche perché è primavera inoltrata e non sarà un'impresa ardua regalare un fiore alla propria genitrice. La festa, a ogni modo, affonda le proprie radici nel mondo greco-romano, quando le mamme venivano celebrate durante i riti legati alle divinità femminili e alla fertilità. Fu, però, in epoca medievale e rinascimentale che si legò indissolubilmente al cattolicesimo in qualità di "festa di Maria madre di Dio". Così come la intendiamo oggi, invece, fu introdotta soltanto tra il 1860 e il 1970 per merito di una pacifista americana, Ann Reeves Jarvis che, al termine della Guerra civile americana, promosse una serie di feste per favorire l'amicizia tra madri di Nordisti e di Sudisti. Nei primi anni del secolo seguente, poi, sua figlia Anna organizzò numerosi eventi di successo dedicati alle madri, al punto che il presidente Woodrow Wilson ufficializzò la festa nel 1914, da celebrare la seconda domenica di maggio, periodo in cui morì Ann Jarvis. In Italia arrivò nel 1933, con la "Giornata della madre e del fanciullo", il 24 dicembre. Di lì in avanti, ogni Vigilia di Natale vennero festeggiate le mamme per motivi propagandistici, espressione della politica natalista del regime. Nella seconda metà degli Anni '50, infine, iniziarono a diffondersi due feste della mamma: una organizzata dal parroco di una frazione di Assisi per motivi religiosi, l'altra in Liguria, promossa dai fiorai per fini commerciali, entrambe nel mese di maggio.