La brughiera che ispirò le sorelle Brontë diventa una riserva naturale nazionale protetta

Tra le brughiere che hanno ispirato “Cime tempestose” e i sentieri collinari attraversati idealmente da Jane Eyre, nasce oggi una delle riserve naturali più vaste e significative dell’Inghilterra. Il governo britannico ha infatti annunciato la creazione del Bradford Pennine Gateway, una nuova riserva naturale nazionale che si estende per 1.274 ettari nel cuore del West...

Mag 14, 2025 - 17:10
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La brughiera che ispirò le sorelle Brontë diventa una riserva naturale nazionale protetta

Tra le brughiere che hanno ispirato “Cime tempestose” e i sentieri collinari attraversati idealmente da Jane Eyre, nasce oggi una delle riserve naturali più vaste e significative dell’Inghilterra. Il governo britannico ha infatti annunciato la creazione del Bradford Pennine Gateway, una nuova riserva naturale nazionale che si estende per 1.274 ettari nel cuore del West Yorkshire.

Un progetto imponente che connette, come un corridoio ecologico, otto aree verdi, tra cui spiccano i paesaggi di Penistone Hill, appena fuori Haworth, il villaggio dove visse la famiglia Brontë. Ma non si tratta solo di un omaggio alla memoria letteraria: il vero cuore dell’iniziativa è la tutela della biodiversità e la promozione del benessere collettivo attraverso l’accesso responsabile alla natura.

La decisione, annunciata il 13 maggio dal governo britannico, risponde infatti a un obiettivo preciso: aumentare l’accesso agli spazi verdi per le popolazioni urbane, proteggere habitat vulnerabili e contribuire al ripristino ecologico su scala nazionale.

L’area si trova nel distretto di Bradford, una delle città più densamente popolate e al tempo stesso meno dotate di spazi naturali della Gran Bretagna.

Una rete ecologica interconnessa

Secondo Natural England, circa il 90% del territorio incluso nella riserva è costituito da habitat prioritari definiti dal governo britannico: brughiere, torbiere e zone umide. Si tratta di ecosistemi essenziali non solo per la biodiversità, ma anche per la regolazione del clima, poiché svolgono un ruolo rilevante nello stoccaggio del carbonio e nella gestione delle acque.

L’area ospita diverse specie rare o in declino nel Regno Unito, tra cui la vipera comune (Vipera berus), il chiurlo (Numenius arquata), riconosciuto come specie vulnerabile a livello europeo, e il piviere dorato (Pluvialis apricaria). Questi ambienti offrono condizioni favorevoli per la riproduzione e l’alimentazione di questi animali, sempre più minacciati da frammentazione degli habitat e pressioni antropiche.

Obiettivo: accessibilità urbana e tutela ambientale

“Per invertire il declino della natura servono aree più grandi, meglio connesse e ben gestite”, ha dichiarato Tony Juniper, presidente di Natural England. Il Bradford Pennine Gateway rientra in una strategia nazionale che mira a creare una rete di spazi naturali interconnessi, in grado di favorire il ripristino ecologico e al contempo l’accesso pubblico alla natura, anche nei contesti urbani.

La scelta di intervenire a Bradford non è casuale: circa due terzi del distretto sono rurali, ma l’accesso effettivo agli spazi verdi da parte della popolazione è limitato, soprattutto nelle zone più densamente abitate. “Questa riserva garantirà che i paesaggi naturali siano sia protetti sia realmente fruibili”, ha dichiarato Alex Ross-Shaw, responsabile per la pianificazione e i trasporti del consiglio comunale.

Contrasti con le politiche urbanistiche in discussione

La creazione della riserva avviene in un contesto politico delicato. Il governo britannico è stato recentemente criticato per un disegno di legge in materia di pianificazione e infrastrutture che consentirebbe la costruzione su aree verdi senza l’obbligo di compensazioni ambientali nella stessa area geografica. Questo comporterebbe il rischio concreto di perdita netta di spazi verdi nei centri urbani, con la possibilità di creare “aree naturali sostitutive” anche in contee differenti.

In questo scenario, il Bradford Pennine Gateway si pone in netta controtendenza: non una compensazione, ma un’estensione concreta e protetta del patrimonio naturale nazionale, accessibile alla cittadinanza e fondata su criteri scientifici di conservazione.

Prossimi passi: educazione, gestione e monitoraggio

Il progetto prevede una forte componente di coinvolgimento locale. Saranno organizzate visite, attività educative e campagne di sensibilizzazione ambientale in collaborazione con enti, scuole e gruppi civici. Natural England lavorerà a stretto contatto con il consiglio municipale e altre realtà del territorio per garantire che la gestione della riserva risponda a standard ambientali elevati e che i benefici siano distribuiti in modo equo.

La nuova riserva rappresenta, dunque, un banco di prova per le strategie ambientali britanniche: monitoraggio scientifico, accessibilità urbana e protezione degli habitat saranno elementi chiave per valutarne l’efficacia nei prossimi anni.

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