Jannik Sinner in campo a Roma con un Gps sulla schiena: perché lo usa e come funziona
Tra i segreti del “nuovo” Jannik Sinner impegnato agli Internazionali in corso a Roma c’è anche il cardiofrequenzimetro con Gps. Uno strumento molto noto e utilizzato tra gli sportivi: gli appassionati di calcio, ad esempio, si sono abituati a vedere i giocatori indossare uno strano reggiseno sotto la maglietta. Nel tennis però è una novità, […] L'articolo Jannik Sinner in campo a Roma con un Gps sulla schiena: perché lo usa e come funziona proviene da Il Fatto Quotidiano.

Tra i segreti del “nuovo” Jannik Sinner impegnato agli Internazionali in corso a Roma c’è anche il cardiofrequenzimetro con Gps. Uno strumento molto noto e utilizzato tra gli sportivi: gli appassionati di calcio, ad esempio, si sono abituati a vedere i giocatori indossare uno strano reggiseno sotto la maglietta. Nel tennis però è una novità, visto che fino a poco tempo fa era vietato. Ora invece l’Atp ha consentito il suo utilizzo anche in partita e Sinner è stato tra i primi a sfruttare questa possibilità, già nel suo match di esordio contro Mariano Navone. Il numero 1 al mondo è stato visto con il Gps sulla schiena, ben camuffato sotto la maglietta nera. E avevo utilizzato lo stesso strumento anche durante gli allenamenti al Foro Italico. Perché può essere utile?
Il cardiofrequenzimetro con Gps raccoglie principalmente due dati: i battiti cardiaci e i chilometri percorsi. Numeri utilissimi al team di Sinner, in particolare al suo preparatore atletico Marco Panichi. Come ha spiegato il cardiologo Daniele Andreini al Corriere della Sera, infatti, questo strumento permette di valutare qual è stata la risposta del numero 1 al mondo alla prima partita dopo mesi interi di solo allenamento: “Un conto è mantenere un livello di frequenza cardiaca costante giocando ad alto ritmo da fondo campo come fa lui, un conto sono gli scatti come correre a rete per raccogliere una palla corta o rincorrere un passante: durante quei frangenti la frequenza sale moltissimo. Questo tipo di risposta è difficile da emulare durante l’allenamento perché dai il mille per mille nello scatto estremo per raggiungere la palla soltanto in partita“.
Utilizzando il Gps, quindi, Sinner ha voluto monitorare la frequenza cardiaca durante i suoi primi match ufficiali dopo la sospensione, per capire quale risposta sta dando il suo corpo sotto sforzo, quali sono le oscillazioni e il picco che raggiunge. C’è poi anche un dettaglio più tattico: il Gps permette di capire non solo quanto corre Sinner, ma anche dove. Comprendere quindi quale posizione occupa il numero 1 al mondo sul campo da tennis. Dati da studiare per poter migliorare la gestione dello scambio, in particolare in vista di Parigi: Sinner sogna di battere Carlos Alcaraz anche al Roland Garros, dove però i match tre set su cinque sulla terra rossa diventano spesso una sfida prima di tutto fisica. L’altoatesino e il suo team stanno immagazzinando dati per arrivare pronti.
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