Italia, Francia e Spagna silurano il piano Kallas per l’Ucraina?
Italia, Francia e Spagna non sono convinte del piano da 40 miliardi di Kaja Kallas per il sostegno all'Ucraina. Estratto dal Mattinale europeo.

Italia, Francia e Spagna non sono convinte del piano da 40 miliardi di Kaja Kallas per il sostegno all’Ucraina. Ecco perché. Estratto dal Mattinale europeo
“Le condizioni che hanno presentato i russi dimostrano che in realtà non vogliono la pace. Perché ciò che stanno presentando come condizioni sono tutti i loro obiettivi finali che volevano raggiungere la guerra”, ha avvertito l’Alto rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas, ieri prima della telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin. La Casa Bianca ha detto di essere “a 10 yard” da un accordo di pace.
L’avvertimento di Kallas prima della telefonata Trump-Putin
Gli europei temono che Trump sia pronto a fare qualsiasi concessione a Putin pur di ottenere il suo consenso a un cessate il fuoco. Secondo diversi media, l’Amministrazione Trump sta pensando di riconoscere l’annessione della Crimea.
“Spero che il presidente Trump si riveli il “deal maker” che molte persone pensano sia e che ottenga un buon accordo per l’Ucraina. Gli auguriamo buona fortuna”, ci ha detto il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, la cui ironia amara nasconde le preoccupazioni degli europei.
Kallas rivendica un ampio consenso sul suo piano per Kyiv, ma senza Italia e Francia
“C’è ampio sostegno politico per l’iniziativa di difesa per l’Ucraina per 40 miliardi di euro”, ha detto ieri l’Alto rappresentante, Kaja Kallas, al termine del Consiglio Affari esteri. Il suo piano prevede di fornire aiuti militari urgenti a Kyiv per rafforzare la posizione negoziale di Volodymyr Zelensky e permettergli di rifiutare un accordo di pace imposto da Trump e Putin. “Ora la discussione continua sui dettagli. Dobbiamo muoverci rapidamente su questo e spero davvero che andremo avanti”, ha detto Kallas.
Tuttavia, secondo diverse fonti, l’ampio sostegno è stato espresso solo da una parte dell’Ue: Germania, Polonia, Paesi Bassi, Repubblica ceca, Portogallo, paesi baltici e nordici. Ungheria e Slovacchia si sono dette contrarie. Grazie a un espediente giuridico non potranno mettere il veto. Tuttavia anche Italia, Francia e Spagna non sono convinte, in particolare per la chiave di ripartizione dello sforzo finanziario sulla base del Reddito nazionale lordo. Ma non solo. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha detto di voler aspettare la telefonata tra Trump e Putin prima di esprimersi sul piano Kallas.