Iran, porto devastato da esplosione. Giallo sulle cause, Israele si smarca
È successo a Bandar Abass. Nel 2020 Tel Aviv fu accusata. di aver lanciato un attacco. informatico nello stesso sito.

Una potente esplosione ha devastato il porto di Bandar Abass, città iraniana sullo strategico Stretto di Hormuz, causando la morte di almeno 14 persone e il ferimento di circa 750, proprio mentre in Oman si svolgeva il terzo round dei cruciali negoziati Teheran-Washington sul futuro del programma nucleare iraniano. La causa dell’esplosione non è chiara e al momento la pista sembrerebbe quella di un incidente ad uno dei depositi. Con Israele che, attraverso dichiarazioni di funzionari ufficiali al notiziario Channel 12, ha prontamente affermato di non essere in alcun modo coinvolto. Una presa di distanza più che mai necessaria, dopo che nel maggio 2020 lo Stato ebraico venne accusato di aver lanciato un grave attacco informatico sullo stesso porto attraverso il blocco del sistema informatico della struttura.
Probabilmente l’esplosione è stata innescata da un incendio scoppiato nel vicino deposito di materiali pericolosi e chimici. Nel momento in cui i negoziati sul nucleare dopo il secondo round della settimana scorsa a Roma sembrano essere incanalati su un delicato equilibrio, è fondamentale spazzare il campo da possibili sospetti e tensioni.