Investimenti, le possibili conseguenze delle elezioni tedesche
A cura di Felix Feather, Economista di abrdn, commenta i possibili esiti e impatti delle elezioni tedesche Le elezioni di domenica porteranno con ogni probabilità a un cambio di governo, con il leader della CDU Friedrich Merz come probabile prossimo cancelliere. Merz erediterà un modello economico fondato su una crescita manifatturiera ad alta intensità e... Leggi tutto

A cura di Felix Feather, Economista di abrdn, commenta i possibili esiti e impatti delle elezioni tedesche
Le elezioni di domenica porteranno con ogni probabilità a un cambio di governo, con il leader della CDU Friedrich Merz come probabile prossimo cancelliere. Merz erediterà un modello economico fondato su una crescita manifatturiera ad alta intensità e trainata dalle esportazioni, oggi sotto pressione su più fronti. I venti contrari strutturali stanno pesando sulla crescita potenziale, e affrontarli è particolarmente difficile perché le tradizionali leve di stimolo fiscale e monetario si rivelano inefficaci.
Le riforme strutturali necessarie sono spesso complesse, poiché possono entrare in conflitto con preferenze sociali più ampie, interessi consolidati e assetti politici esistenti. Considerata l’entità delle sfide che la Germania deve affrontare, sia il settore pubblico che quello privato dovranno svolgere un ruolo chiave nel rilancio degli investimenti.
Merz propone di incentivare gli investimenti privati attraverso tagli alle imposte sul reddito e sulle società, oltre a una deregolamentazione dell’economia.
Queste riforme potrebbero effettivamente stimolare gli investimenti privati, sebbene le famiglie potrebbero invece destinare i risparmi derivanti dalla riduzione delle imposte all’aumento dei consumi.
Sul fronte pubblico, il freno al debito della Germania, che limita il rapporto deficit/PIL del governo federale allo 0,35% annuo, rende difficile un’espansione degli investimenti.
Merz si è detto aperto a una riforma del freno al debito, mentre SPD e Verdi l’avevano già sostenuta durante il loro governo. Tuttavia, poiché il freno al debito è stato introdotto tramite un emendamento costituzionale, modificarlo richiederebbe una supermaggioranza dei due terzi nel Bundestag.
Nel complesso, continuiamo a ritenere che le prospettive di crescita a lungo termine della Germania siano tra le peggiori dell’Eurozona. Tuttavia, con le giuste riforme strutturali, ci sono margini di miglioramento e persino un’attuazione parziale di queste misure potrebbe portarci a rivedere al rialzo le nostre aspettative.