Lavori di manutenzione straordinaria vs. servizi di manutenzione straordinaria

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Mar 25, 2025 - 13:13
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Lavori di manutenzione straordinaria vs. servizi di manutenzione straordinaria

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Approfondimento sulle applicazioni pratiche e sui criteri di distinzione tra lavori di manutenzione straordinaria e i servizi di manutenzione straordinaria.


1. La distinzione normativa: quadro di riferimento

La classificazione tra lavori di manutenzione straordinaria e servizi di manutenzione straordinaria trova fondamento in diverse normative e documenti di prassi, tra cui:

  • Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023)
    • L’Allegato I.1 definisce e disciplina i lavori pubblici.
    • L’Allegato I.2 regola i servizi e li distingue dai lavori.
  • D.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia)
    • Art. 3, comma 1, lett. b): definizione di manutenzione straordinaria.
  • Linee guida ANAC e giurisprudenza amministrativa
    • Distinguono tra lavori e servizi sulla base della natura delle prestazioni e dell’incidenza sulle strutture edilizie.
  • Classificazioni delle attività economiche (ATECO e CPV – Common Procurement Vocabulary)
    • ATECO distingue tra lavori edili (sezione F) e servizi di manutenzione (altre sezioni, es. 33 per manutenzione impiantistica).
    • CPV individua codici differenti per lavori e servizi, aiutando nella classificazione delle gare d’appalto.

2. Criteri di classificazione

Per distinguere tra lavori e servizi di manutenzione straordinaria possiamo considerare i seguenti criteri:

A – Natura dell’intervento

  • Se l’intervento comporta modifiche alle componenti edilizie o strutturali, è un lavoro.
  • Se riguarda solo la sostituzione, revisione o riparazione di impianti o apparecchiature senza alterazioni edilizie, è un servizio.

B -Necessità di titoli abilitativi edilizi

  • Se è necessario un titolo edilizio (CILA, SCIA, permesso di costruire), l’intervento è un lavoro.
  • Se non è richiesto un titolo edilizio, trattandosi di attività manutentiva senza impatto edilizio, si tratta di un servizio.

C – incidenza sulla funzione dell’opera

  • Se l’intervento modifica o rinnova l’opera nella sua funzione, si tratta di un lavoro.
  • Se si tratta di un’attività di ripristino delle condizioni d’uso senza modifiche funzionali, è un servizio.

D – Modalità di affidamento e requisiti dell’operatore

  • Se l’intervento richiede qualifiche SOA per l’esecuzione di lavori pubblici, è un lavoro.
  • Se si tratta di un’attività gestibile da un’impresa con iscrizione in settori di manutenzione impiantistica o tecnologica, è un servizio.

E – Modalità di contabilizzazione e IVA

  • I lavori sono soggetti a contabilizzazione secondo il Capitolato Speciale Lavori e possono beneficiare di aliquote IVA agevolate (10%).
  • I servizi sono regolati da contratti di manutenzione e, se non legati a un contratto di appalto lavori, sono soggetti all’aliquota IVA ordinaria (22%).

 

3. Linee guida ANAC e sentenze rilevanti

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha fornito chiarimenti sulla distinzione tra lavori e servizi di manutenzione, evidenziando criteri chiave:

  • Servizi di manutenzione: riguardano attività che non incidono sulle componenti edilizie o strutturali dell’immobile. Ad esempio, la manutenzione del verde pubblico (mondatura, irrigazione, sfalcio, ecc.) è considerata un servizio piuttosto che un lavoro.
  • Lavori di manutenzione: includono interventi che comportano modifiche o sostituzioni delle parti strutturali degli edifici.
  • Periodicità delle prestazioni: i servizi sono caratterizzati da prestazioni continuative o periodiche, mentre i lavori sono generalmente non periodici e legati a interventi specifici.

Sentenze di rilievo:

  • TAR Campania, Sentenza n. 2700/2020: la manutenzione va qualificata in base all’incidenza sulle strutture edilizie.
  • TAR Lazio, Sentenza n. 7818/2019: l’apertura di porte e finestre su un prospetto è ristrutturazione edilizia, non manutenzione straordinaria.

4. Esempi pratici

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Conclusione

La corretta distinzione tra lavori e servizi di manutenzione straordinaria è fondamentale per la gestione degli appalti pubblici e privati. L’integrazione di criteri normativi, linee guida ANAC e orientamenti giurisprudenziali offre un quadro chiaro per classificare adeguatamente gli interventi, garantendo conformità alle normative vigenti e ottimizzazione delle procedure operative.

Leggi anche: Quando serve la CILA per le ristrutturazioni edilizie?

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