Intelligenza artificiale solo nel 20% degli studi Manca la formazione

Solo poco più di due su dieci tra i professionisti stanno già utilizzando l’intelligenza artificiale in studio (il 22%), la maggior parte (15%) solo per uso interno. Gli altri preferiscono attendere di conoscere meglio lo strumento (72%), mentre un piccolo zoccolo duro (6%) non ritiene l’Ia utile nella propria attività. Il tema della formazione, però, […] L'articolo Intelligenza artificiale solo nel 20% degli studi Manca la formazione proviene da Iusletter.

Apr 28, 2025 - 11:28
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Intelligenza artificiale solo nel 20% degli studi Manca la formazione

Solo poco più di due su dieci tra i professionisti stanno già utilizzando l’intelligenza artificiale in studio (il 22%), la maggior parte (15%) solo per uso interno. Gli altri preferiscono attendere di conoscere meglio lo strumento (72%), mentre un piccolo zoccolo duro (6%) non ritiene l’Ia utile nella propria attività.

Il tema della formazione, però, è centrale per i professionisti, a giudicare anche dall’indagine sull’intelligenza artificiale realizzata da Alavie, società specializzata in soluzioni di compliance alle normative per i professionisti (tra cui antiriciclaggio, privacy, etc.). Nelle oltre 300 interviste realizzate (si vedano anche alcuni risultati qui sotto) spicca, appunto, la necessità di un aggiornamento delle competenze prima di cominciare ad utilizzare l’Ia: il 76% non ha ancora svolto formazione.

Ma in tanti ne riconoscono vantaggi e opportunità: la stragrande maggioranza la ritiene utile, ad esempio, per gli adempimenti antiriciclaggio: in dettaglio il 51% solo in parte e il 38% completamente. Sono più sfumate, invece, le posizioni rispetto a quale sistemi utilizzare. Qui la platea si divide quasi a metà tra chi ritiene utile avvalersi di un sistema proprietario e chi, invece, (47%) non lo ritiene un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. Ma l’approccio dei professionisti all’Ia sembra ancora a livello sperimentale: lo dimostra anche il fatto che quasi nove su dieci (84%) non hanno ancora una policy per disciplinare l’utilizzo dell’Ia. Viene visto ancora lontano, quindi, l’obbligo di avere regole di condotta che arriverà per i professionisti con il varo del Ddl sull’intelligenza artificiale (approvato dal Senato e ora alla Camera). Un obbligo, questo, peraltro che una buona parte degli interpellati (69%) ritiene corretto.

«L’innovazione tecnologica offre ai professionisti grandi opportunità di semplificazione e miglioramento delle attività – commenta Vito Ziccardi, fondatore e Ceo di Alavie – ma affinché sia davvero efficace, è fondamentale conoscerne strumenti e logiche di utilizzo: la formazione, quindi, è cruciale e rappresenta la base per massimizzarne il potenziale e per un’evoluzione consapevole».

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