Indice Vix, il termometro della paura sui mercati azionari

Il VIX è un "termometro" che misura le aspettative di volatilità del mercato azionario sulla base delle opzioni call e put sull'indice S&P 500.

Apr 22, 2025 - 13:06
 0
Indice Vix, il termometro della paura sui mercati azionari

L’indice VIX, noto anche come “indice della paura”, è uno degli strumenti più osservati da trader e investitori per misurare il sentiment del mercato. Se vuoi sapere cosa aspettarti dai mercati azionari nel breve termine, capire il funzionamento del CBOE Volatility Index può fare davvero la differenza.

L’indice VIX, o Volatility Index, è un indicatore che misura le aspettative di volatilità del mercato azionario statunitense nei successivi 30 giorni. È calcolato dal Chicago Board Options Exchange (CBOE) utilizzando i prezzi delle opzioni call e put sull’indice S&P 500. Proprio per questo è spesso chiamato anche S&P 500 VIX.

Questo indice nasce nel 1993 con l'obiettivo di offrire una lettura sintetica della volatilità del mercato, ed è diventato negli anni un riferimento globale per valutare la percezione del rischio da parte degli investitori.

Unknown block type "image", specify a component for it in the `components.types` option

L’indice VIX è famoso per le sue impennate durante periodi di estrema volatilità, in genere legati a crisi economiche, eventi geopolitici o shock finanziari. Quando il VIX sale, significa che gli investitori stanno coprendosi da possibili perdite acquistando opzioni: un segnale chiaro di panico sui mercati.

Infatti, il VIX index tende a salire quando l’S&P 500 scende, e viceversa. Questa correlazione negativa è uno dei motivi principali per cui il VIX viene spesso utilizzato come copertura durante i momenti di incertezza.

Per interpretare correttamente il prezzo dell’indice VIX, ci sono alcune soglie da tenere d’occhio:

  • Sotto i 20 punti: indica un contesto di bassa volatilità e relativa fiducia nel mercato.
  • Tra 20 e 30 punti: il mercato inizia a mostrare segnali di tensione.
  • Oltre i 30 punti: si entra in una zona ad alto rischio, che segnala estrema volatilità e possibili perdite o danni sui portafogli.

Nei momenti più turbolenti, il VIX ha raggiunto anche punte oltre i 70 punti, come accaduto durante la crisi finanziaria del 2008 o l’inizio della pandemia nel 2020.

Unknown block type "image", specify a component for it in the `components.types` option

Il VIX è molto più di un semplice termometro del sentiment degli investitori e della paura del mercato. È uno strumento operativo vero e proprio:

  • Misura il rischio percepito: Gli investitori utilizzano il VIX per valutare il livello di rischio, paura o stress nel mercato quando prendono decisioni di investimento. In genere, il VIX aumenta quando i mercati azionari scendono e diminuisce quando i mercati salgono, riflettendo la relazione inversa tra volatilità e performance del mercato. ​
  • Aiuta a calibrare strategie di trading: in particolare nel trading sul VIX, che consiste nell’investire direttamente su strumenti derivati legati al suo valore.
  • Segnala potenziali crolli del mercato: anticipa movimenti bruschi, permettendo agli investitori di gestire meglio la volatilità del mercato.

Oltre a essere un termometro della volatilità del mercato, l’indice VIX è diventato un vero e proprio strumento di investimento. Gli investitori possono infatti fare trading sul VIX tramite futures, opzioni e prodotti negoziati in borsa (ETP) come ETF e ETN. Questi strumenti non replicano direttamente il prezzo dell’indice VIX, ma seguono i contratti derivati su di esso, in particolare i futures.

  • I futures sul VIX, introdotti nel 2004, permettono di scommettere sull’aumento o la diminuzione della volatilità attesa nel mercato azionario, offrendo una possibilità di guadagno anche quando i mercati sono in discesa.
  • Le opzioni sul VIX, disponibili dal 2006, offrono invece strategie più sofisticate di copertura o speculazione.
  • Gli ETF sul VIX, come il popolare VXX, consentono anche agli investitori retail di esporsi alla volatilità senza dover operare direttamente nei mercati dei derivati.

Tuttavia, questi strumenti sono complessi e spesso soggetti a fenomeni come il contango, che può erodere il valore nel tempo. Per questo motivo, sono più adatti a strategie di breve termine o a scopi di hedging, piuttosto che a investimenti di lungo periodo.

Sì, l’approccio del VIX è stato esteso anche ad altri mercati. Un esempio è l’indice MOVE, che misura la volatilità prevista per il mercato obbligazionario USA. Ma il VIX rimane il principale riferimento globale per analizzare l’umore degli investitori nei confronti dell’azionario.