Il Vinitaly cancella (per ora) le paure. Spettro dazi, ma bilancio positivo

Il mondo della produzione alla prima verifica con il mercato dopo gli annunci choc di Trump. Identità territoriale, qualità, iniziative di comunicazione, accordi commerciali: tutte le proposte. .

Apr 10, 2025 - 05:50
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Il Vinitaly cancella (per ora) le paure. Spettro dazi, ma bilancio positivo

Va in archivio l’edizione del timore dei dazi e della fiducia confermata dagli operatori, dei grandi numeri e degli scenari sempre più rilevanti legati all’enoturismo. Vinitaly è stata come al solito una grande kermesse con al centro anche nuove e interessanti proposte. Ecco alcune voci legate al territorio senese.

Giovanni Manetti, presidente Consorzio Vino Chianti Classico - "Abbiamo una forte riconoscibilità, difficilmente chi ama il Chianti classico si orienterà su altri prodotti: con gli importatori abbiamo ragionato che con sacrifici reciproci possiamo gestire la situazione dazi. La nostra forza è l’unicità che può dare solo il nostro territorio".

Fabrizio Bindocci, presidente Consorzio Vino Brunello di Montalcino - "Abbiamo voluto presentare proprio al Vinitaly il grande lavoro svolto sulla nuova mappa dei vigneti, un supporto di grande valore per i nostri produttori. Usciamo rinfrancati dalla presenza di tanti operatori stranieri al Vinitaly, confidiamo che il Brunello abbia una clientela fidelizzata e questo ci aiuti a trovare una soluzione al problema dei dazi".

Andrea Rossi, presidente del Consorzio Vino Nobile di Montepulciano - "Sono stati giorni positivi e con un’attenzione importante per le nostre aziende. Siamo soddisfatti dell’accoglienza del progetto delle Pievi: abbiamo lavorato sul territorio e sul prodotto con tutta l’attenzione che serve a una Docg prestigiosa come la nostra che propone un’innovazione".

Sara Grazzini, coordinatrice Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano - "Il 2025 testimonia l’importanza del percorso intrapreso dai nostri produttori. Avremo modo di celebrarlo il 17 e 18 maggio in occasione del Wine Fest, quando le piazze della città ci ospiteranno, insieme a masterclass e tante iniziative per riaffermare le specificità della nostra storica denominazione".

Giovanni Busi, presidente Consorzio Vino Chianti - "I compratori americano sono venuti quasi tutti e questo è già importante, ma bisognerà ragionare sulla divisione dell’importo dei dazi su tutta la filiera. In caso contrario, con un muro contro muro, qualche etichetta rischia di uscire dagli scaffali".

Cino Cinughi de’ Pazzi, presidente Consorzio Chianti Colli Senesi - "Oltre ad affrontare il problema dei dazi, bisognerebbe smettere di demonizzare il vino, che qui rappresenta una cultura del territorio da oltre tremila anni. Difendere un uso moderato e consapevole significa difendere anche l’identità stessa della Toscana".

Giulitta Zamperini, presidente Consorzio Doc Orcia - "Siamo molto soddisfatti della nostra terza presenza al Vinitaly. La Valdorcia è una zona molto amata che ha sempre più riconoscibilità anche nelle esperienze legate al turismo del vino. Saremo felici di celebrare i nostri venticinque anni all’Orcia Wine Festival, dal 24 al 27 aprile, che fortifica sempre di più il nostro legame con il territorio".

Letizia Cesani, produttrice Vernaccia e presidente regionale Coldiretti - "Il nostro è un vino molto particolare, con consumatori fidelizzati: qui abbiamo registrato un buon clima ed è un auspicio positivo per affrontare le difficoltà dei dazi. Difficoltà che però rappresentano l’ultimo sassolino su una bilancia già carica di problemi, con tante accuse lanciate a tutto il mondo del vino. La risposta deve essere politico-istituzionale ma anche di comunicazione, per ricordare che non parliamo solo di un prodotto ma di territorio e valore sociale".

Elena d’Aquanno, presidente Enoteca Italiana - "Finalmente siamo qui nell’anno della rinascita: ci conoscono, ci riconoscono e cercano di aprire un contatto con noi per essere al fianco dell’Enoteca al momento della ripartenza. Appuntamento il 5 giugno per l’apertura straordinaria con le Città del Vino, poi tra luglio e settembre sarà tutto pronto".

Rossella Lezzi, presidente Federalberghi - "Il rapporto tra ospitalità e prodotti del territorio è sempre più importante. Il vino, con i suoi sapori e profumi, rappresenta non solo un’esperienza sempre più richiesta dai visitatori, ma anche la memoria di momenti preziosi vissuti in vacanza. È un marchio distintivo che qualifica il nostro sistema di accoglienza".