Il Pentagono rimuove dal suo sito gli articoli sull’Olocausto e sull’11 settembre

Una serie di articoli sull’Olocausto, l’11 settembre, le aggressioni sessuali e la prevenzione del suicidio sono stati rimossi o segnalati per la rimozione dai siti web del Pentagono. Lo spiega la Cnn precisando che oltre 24 mila pagine potrebbero essere eliminate dopo un annuncio del dipartimento della Difesa del mese scorso. Il Pentagono ha annunciato che avrebbe rimosso notizie e approfondimenti che promuovevano contenuti legati ai programmi per diversità, equità e inclusione. Il portavoce del Pentagono John Ullyot ha affermato in una nota, oggi, che il dipartimento è «soddisfatto per la velocità con la quale la direttiva è stata attuata». Molte delle pagine rimosse riguardano veterani neri e gay. Secondo due funzionari della difesa «la cancellazione automatica di certi contenuti ha provocato gravi danni collaterali».

Secondo un’analisi della Cnn tra le pagine già rimosse c’è un articolo sull’esperienza della sopravvissuta all’Olocausto Kitty Saks, che in seguito emigrò negli Stati Uniti. E quello di un cadetto dell’Accademia dell’aeronautica, laureando in storia, che descrive la sua esperienza di visite accademiche ai campi di concentramento in Europa. Un’altra pagina , di un sergente dell’aeronautica militare, menziona esplicitamente il concetto di «diversità». E in un articolo per la Settimana della memoria dell’Olocausto si parlava dell’importanza di proteggere la diversità religiosa e porre fine alla discriminazione. La Casa Bianca ha anche minacciato di interrompere definitivamente il sostegno finanziario alla Columbia University se l’istituto non si sottoporrà a una serie di cambiamenti radicali. Tra cui l’adozione della definizione di antisemitismo utilizzata dall’International Holocaust Remembrance Alliance.

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