Il mistero ventennale del Museo delle streghe di Ceppaloni: lavori da 800mila euro “finiti” ma la struttura è fatiscente

“Il Casino Perriello dovrebbe essere una struttura disponibile per l’uso museale, invece versa in uno stato di abbandono”. Così Claudio Cataudo, sindaco di Ceppaloni, ha scritto a Nino Lombardi, presidente della Provincia di Benevento, chiedendo informazioni sul da farsi e su quel che si è fatto. E cioè sulle risorse impegnate per un contenitore culturale […] L'articolo Il mistero ventennale del Museo delle streghe di Ceppaloni: lavori da 800mila euro “finiti” ma la struttura è fatiscente proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 27, 2025 - 09:11
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Il mistero ventennale del Museo delle streghe di Ceppaloni: lavori da 800mila euro “finiti” ma la struttura è fatiscente

“Il Casino Perriello dovrebbe essere una struttura disponibile per l’uso museale, invece versa in uno stato di abbandono”. Così Claudio Cataudo, sindaco di Ceppaloni, ha scritto a Nino Lombardi, presidente della Provincia di Benevento, chiedendo informazioni sul da farsi e su quel che si è fatto. E cioè sulle risorse impegnate per un contenitore culturale che però ancora non esiste. Stiamo parlando del Museo delle streghe: un polo che doveva essere istituito in onore delle Iannare, come venivano chiamate le streghe nel Sannio, che in una frazione di Ceppaloni, secondo tradizioni locali, davano vita a dei riti, ma che ancora non c’è.

Quella del Museo delle streghe è una storia lunga almeno ventitre anni. Una storia, si potrebbe dire, “al contrario”. “Sull’edificio sono stati variamente spesi oltre 760mila euro, anche se a vederlo nella situazione attuale sembra impossibile crederlo”, dice a ilfattoquotidiano.it Elio Fiorillo, assessore al Bilancio e vice sindaco del Comune. Aggiungendo che “i diversi interventi sono stati approvati tutti regolarmente”.

Tutto inizia nell’aprile del 2002 con l’approvazione della convenzione tra la provincia di Benevento e il comune di Ceppaloni per la realizzazione del progetto per il “recupero dell’antico castello di Ceppaloni da adibire a Museo delle Streghe”. Convenzione che prevede che la Provincia provveda alla ricerca dei finanziamenti per la realizzazione del progetto per il recupero funzionale e la ristrutturazione, oltre agli allestimenti del Museo, all’interno del Castello medievale, che il Comune s’impegna a mettere a disposizione in uso gratuito.

A febbraio 2006, viene poi istituito l’Accordo di Programma Quadro “infrastrutture per i Sistemi Urbani Terzo Protocollo Aggiuntivo” tra il ministero dell’Economia e delle Finanze e la regione Campania. Accordo che prevede, tra gli altri, il finanziamento di un milione di euro a favore della Provincia di Benevento, come soggetto attuatore, per la realizzazione del ”recupero dell’Antico Castello di Ceppaloni da adibire a Museo delle Streghe”. A marzo 2007, però, la Provincia propone alla Regione la riprogrammazione delle risorse assegnate. I soldi non andranno più al Castello, al quale nel frattempo il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, attraverso l’assessorato al Turismo della Regione ha assegnato 5 milioni di euro “per l’intervento di recupero integrale”, ma a “un altro antico immobile sito sempre nel Comune di Ceppaloni, denominato ‘Casino Perriello’”. A novembre viene quindi approvato sia il Progetto definitivo generale, dell’importo di 2milioni di euro, sia il Progetto esecutivo di un milione di euro relativamente al primo lotto dei lavori che consistono nel recupero conservativo-restauro, nella ristrutturazione tecnologico-funzionale e nella riconversione d’uso dell’immobile.

A luglio 2008 il dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione del ministero dello Sviluppo economico formalizza l’assenso alle proposte e a dicembre la Provincia delibera l’acquisto dell’immobile per 225mila euro. Trascorre oltre un anno e a settembre 2009 la BP Costruzioni srl si aggiudica la gara di appalto con una cifra al ribasso d’asta di 410.325, 57 euro.

È però solo a febbraio 2010 che la Regione assegna in via definitiva i fondi, pari a 829.676,76 euro, provvedendo contestualmente all’erogazione alla Provincia della prima rata, di 124.451,51 euro.

Finalmente a febbraio 2011 il cantiere al “Casino Perriello” viene avviato. Ma ad aprile le attività vengono sospese: manca l’autorizzazione sismica da parte del Genio civile. A giugno è tutto pronto per ripartire, ma a questo punto la ditta appaltatrice chiede che la cifra complessiva sia adeguata a 433.560,60 euro, dal momento che ha dovuto redigere una perizia di variante tecnica e suppletiva dei lavori. Il cantiere riprende e prosegue fino a novembre 2017 quando i lavori sono dichiarati ultimati.

Intanto la Regione provvede a liquidare in rate successive alla Provincia il 95% di quanto stanziato: a luglio 2018 risultano erogati 788.292,91 euro.

La Provincia incassa e salda alla ditta esecutrice dei lavori, con cinque successive fatture, e dopo i rispettivi “stati di avanzamento lavori”, una somma complessiva di 548.854,4 euro, dei quali 96.446,81 euro a gennaio 2013, 159.794,00 a febbraio 2014, 87.451,84 a luglio 2015, 14.367,57 ad agosto 2016 e 116.471,38 ad ottobre 2018.

A dicembre 2018 la Provincia approva la Relazione sul conto finale e il Certificato di regolare esecuzione dei lavori che certifica il costo finale dell’operazione pari a 767.689,29 euro, comprensivi dei “lavori”, delle “spese tecniche generali”, delle “Spese per acquisizione immobile” e delle “spese per allacciamenti”.

A novembre 2021 nella determina di Approvazione del quadro economico a consuntivo del Settore edilizia pubblica della Provincia si evidenzia che quindi “a consuntivo, si registra un’economia pari a 61.987,47 euro”.

Seguono ancora degli anni senza che nulla accada. Sulla carta i lavori sono ultimati ma l’immobile risulta fatiscente. Anche per questo il sindaco Cataudo si è rivolto al presidente della Provincia Lombardi chiedendo se esistono “eventuali programmazioni o previsioni di ulteriori interventi, anche a valere su altre fonti di finanziamento, finalizzati a garantire la piena funzionalità, la sicurezza e l’effettiva destinazione d’uso del bene”.

Che serva una magia delle streghe per risolvere la questione del Museo?

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