Il mercato dell’usato in Italia vale 27 miliardi di euro: vince l’abbigliamento comprato online
Il mercato dell’usato, soprattutto se si parla di abbigliamento, in Italia non è più un fenomeno di nicchia: nel 2024 la second hand economy nel suo complesso (non solo abbigliamentoi ha generato nel nostro Paese un valore di 27 miliardi di euro, pari all’1,2% del PIL, con un incremento di 1 miliardo rispetto al 2023. […] L'articolo Il mercato dell’usato in Italia vale 27 miliardi di euro: vince l’abbigliamento comprato online proviene da Economy Magazine.

Il mercato dell’usato, soprattutto se si parla di abbigliamento, in Italia non è più un fenomeno di nicchia: nel 2024 la second hand economy nel suo complesso (non solo abbigliamentoi ha generato nel nostro Paese un valore di 27 miliardi di euro, pari all’1,2% del PIL, con un incremento di 1 miliardo rispetto al 2023. A fare la differenza, per la prima volta, è stato l’online: le vendite digitali hanno raggiunto i 14,4 miliardi di euro, il 54% del totale, superando quelle offline e segnando un sorpasso storico.
Lo rivela l’Osservatorio Second Hand Economy realizzato da BVA Doxa per Subito, che fotografa una realtà sempre più integrata nelle abitudini degli italiani: il 63% della popolazione, pari a 27,2 milioni di persone, ha acquistato o venduto beni usati nel corso dell’anno, un dato in aumento del 3% rispetto all’anno precedente.
Negli ultimi dieci anni, la quota di italiani coinvolti nel mercato dell’usato è cresciuta di ben 20 punti percentuali, passando dal 44% nel 2014 all’attuale 63%. La spinta arriva soprattutto dal web: se nel 2014 solo 5,4 miliardi dei 18 miliardi complessivi provenivano dal digitale, oggi l’online è diventato il vero protagonista della scena.
Non solo abbigliamento, l’usato ha mercato anche in libri e arredamento
Tra i principali articoli venduti e acquistati figurano abbigliamento e accessori (43%), libri e riviste (31%), e arredamento e articoli per la casa (25%). Anche chi vende si concentra sugli stessi settori: al primo posto c’è la categoria casa & persona (79%), seguita da sport & hobby (41%) ed elettronica (32%).
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La sostenibilità del “seconda mano”
La seconda mano si conferma anche una scelta sostenibile: nella classifica dei comportamenti “green”, è al terzo posto, dopo la raccolta differenziata e l’utilizzo di lampadine LED, e davanti agli acquisti a km zero.
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