Il disgelo sui dazi Usa-Cina fa volare la Borsa. Bezos, Musk e Zuckerberg guadagnano oltre 40 miliardi di dollari

Le azioni sono schizzate al rialzo dopo che la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha subito un'importante allentamento. L’articolo Il disgelo sui dazi Usa-Cina fa volare la Borsa. Bezos, Musk e Zuckerberg guadagnano oltre 40 miliardi di dollari è tratto da Forbes Italia.

Mag 13, 2025 - 08:43
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Il disgelo sui dazi Usa-Cina fa volare la Borsa. Bezos, Musk e Zuckerberg guadagnano oltre 40 miliardi di dollari

Le azioni sono schizzate al rialzo dopo che la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha subito un’importante allentamento. Le aziende americane più colpite dal braccio di ferro tra Pechino e Washington sono rinate, trascinando i mercati verso l’alto.

Fatti principali

  • Durante il weekend, gli incontri tra i funzionari di Washington e Pechino a Ginevra si sono conclusi con un accordo che prevede una riduzione dei dazi per almeno i prossimi 90 giorni. Gli Stati Uniti taglieranno le tariffe sui prodotti cinesi dal 145% al 30%, mentre la Cina abbasserà quelle sui beni americani dal 125% al 10%.
  • Questa notizia ha provocato un’impennata dei mercati globali, come chiaro segnale di un ammorbidimento delle posizioni statunitensi nella guerra commerciale. L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito del 3% nella seduta di lunedì, e simili guadagni si sono registrati anche sui listini statunitensi.
  • Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato il 2,8% (pari a 1.160 punti), l’S&P 500 è salito del 3,3% e il Nasdaq ha fatto un balzo del 4,4%.
  • Dow, S&P e Nasdaq hanno chiuso ai livelli più alti rispettivamente dal 26 marzo, 3 marzo e 28 febbraio.
  • A guidare il rialzo sono stati i colossi tecnologici, fortemente dipendenti dai rapporti simbiotici tra USA e Cina: Amazon (+8%), Apple (+6%), Nvidia (+5%) e Tesla (+7%) hanno sovraperformato il mercato.
  • In crescita anche gli altri membri dei “magnifici sette”: Alphabet (+3%), Meta (+8%) e Microsoft (+2%).

In cifre

830 miliardi di dollari. È quanto hanno guadagnato in capitalizzazione di mercato lunedì i sette colossi tecnologici sopra citati. Apple, Amazon e Nvidia hanno guidato i guadagni con aumenti superiori ai 150 miliardi ciascuna.

Tesla torna a valere mille miliardi

Tesla, l’azienda di veicoli elettrici di Elon Musk, ha superato nuovamente la soglia di valutazione di 1.000 miliardi di dollari, per la prima volta da fine febbraio. Il titolo è salito a circa 320 dollari, ancora sotto il record di quasi 490 dollari toccato a dicembre, quando gli investitori scommettevano sull’impatto che una possibile partecipazione di Musk nell’amministrazione Trump potrebbe avere sull’azienda.

Il patrimonio di Bezos, Musk e Zuckerberg sale di oltre 40 miliardi

Elon Musk, già l’uomo più ricco del mondo, ha visto il suo patrimonio crescere di 11 miliardi, portandolo a 407 miliardi di dollari, secondo le stime più recenti di Forbes. Jeff Bezos, fondatore di Amazon e secondo uomo più ricco del pianeta, ha guadagnato 14 miliardi, mentre Mark Zuckerberg (Meta) ne ha guadagnati 16. Tuttavia, entrambi restano ancora con oltre 180 miliardi di differenza rispetto a Musk.

La citazione

“L’allentamento tra Usa e Cina è stata una grande vittoria per i rialzisti”, ha commentato l’analista Dan Ives di Wedbush in una nota ai clienti di lunedì, definendo il drastico taglio dei dazi come uno “scenario da sogno” per l’industria tech americana.

Contrarian

Mentre gli investitori si spostavano verso titoli più rischiosi, gli asset considerati “rifugi sicuri” hanno faticato. Il prezzo dell’oro è crollato del 3%, scendendo sotto i 3.240 dollari per oncia troy, toccando il minimo dal 10 aprile e registrando la peggior perdita giornaliera da novembre. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 2 e 10 anni sono aumentati di circa 10 punti base ciascuno, riflettendo un calo del valore dei bond, poiché i rendimenti sicuri risultano meno attraenti in un contesto di mercato più favorevole alle aziende quotate.

Fatto sorprendente

L’S&P è salito di quasi il 20% dal minimo toccato a inizio aprile — poco prima del primo ammorbidimento sui dazi da parte di Trump — ma rimane comunque in calo del 3% rispetto all’inaugurazione della sua presidenza a gennaio.

Contesto

Donald Trump ha fatto della politica dei dazi un cavallo di battaglia, prendendo di mira nei primi mesi Canada, Cina e Messico. Ma il discorso del 2 aprile, soprannominato “Liberation Day”, ha sorpreso Wall Street con dazi molto più aggressivi del previsto. L’S&P è crollato del 12% nei cinque giorni successivi, spingendo molti economisti a lanciare l’allarme su una possibile recessione causata dall’impennata improvvisa dei costi di importazione.

Il 9 aprile Trump ha sospeso temporaneamente i dazi più pesanti, ma solo la scorsa settimana ha fatto concessioni significative nei confronti della Cina, ritirando una proposta di dazio dell’80% sui beni cinesi. Apple, Nvidia e Tesla sono tra le aziende americane più esposte al mercato cinese, che rappresenta almeno il 17% del loro fatturato 2024, mentre Amazon si appoggia alla Cina per metà dei suoi venditori di terze parti.

A margine

Secondo una ricerca di Morgan Stanley, le aziende quotate hanno menzionato i “dazi” durante le conference call trimestrali più del doppio rispetto a qualsiasi trimestre del primo mandato di Trump. Un segnale evidente dell’aumento delle preoccupazioni per i profitti aziendali legato a questo nuovo ciclo di dazi.

L’articolo Il disgelo sui dazi Usa-Cina fa volare la Borsa. Bezos, Musk e Zuckerberg guadagnano oltre 40 miliardi di dollari è tratto da Forbes Italia.