Il Comune: "Ferma condanna, vicini ai cittadini". L’opposizione: "Chiediamo meno parole e più fatti"
Bufera sulla sicurezza dopo la brutale aggressione che si è verificata nel quartiere di San Sisto. Tema caldissimo questo sul...

Bufera sulla sicurezza dopo la brutale aggressione che si è verificata nel quartiere di San Sisto. Tema caldissimo questo sul fronte della politica e altrettanto centrale per i cittadini, non più solo quelli di quartieri storicamente critici. "Un fatto di estrema gravità che ha generato paura e tensione tra i residenti", evidenziano la sindaca Vittoria Ferdinandi e il consigliere delegato Antonio Donato che esprimono "ferma condanna, profonda preoccupazione e massima vicinanza ai cittadini di San Sisto" per quanto avvenuto. Fin dalle prime ore del mattino, l’amministrazione è stata in costante contatto con le forze dell’ordine, cui spetta il compito di fare piena luce sull’accaduto. "Si tratta di un grave fatto di ordine pubblico che ha giustamente allarmato i residenti, i quali hanno reagito con senso civico tentando di prestare soccorso" viene sottolineato ancora dall’amministrazione comunale tutta che "confida pienamente nell’operato delle forze dell’ordine".
L’opposizione (nella foto) non ci sta e torna a chiedere più sicurezza: "Ennesima notte di violenza, questa volta a San Sisto: urla, minacce, sangue sull’asfalto. Un episodio che conferma come Perugia stia scivolando pericolosamente verso modelli di criminalità urbana propri di città popolose come Napoli, Roma o Milano. Qui, però, i cittadini non erano abituati a convivere con risse da machete e bande che si affrontano come in un film, un terribile film". "La risposta della giunta Ferdinandi? Nessuna - attaccano ancora i consiglieri di opposizione - Solo vuote dichiarazioni. La verità è che la Giunta si è completamente voltata dall’altra parte, lasciando le forze dell’ordine sole e abbandonando la città al degrado". Quindi l’elenco delle mancanze che, per i consiglieri di minoranza, sintetizzano la "resa" del Comune: nessun assessore alla sicurezza; dopo quasi un anno di governo, ancora nessuna attuazione del regolamento comunale previsto dalla legge regionale sul commercio, fondamentale per istituire "zone rosse" e contrastare attività ambigue e degradanti; rifiuto di dotare la polizia locale del taser; ridimensionamento del Nucleo di Fontivegge; sdoganamento dell’accattonaggio molesto; decoro urbano trascurato". "Basta giustificazioni. Basta buonismo ideologico. Basta parole vuote. I cittadini di Perugia sono stanchi" aggiungono ancora.