Il cloud è un fine o un mezzo?
Translator “Il cloud di per sé stesso non è interessante. Non siamo entrati in quell’ambiente digitale per entrarvi. Affatto. Pur presentando vantaggi rispetto alla gestione on premise, il cloud non è così sexy! Quello che ci ha mosso verso quell’ambiente digitale è stata Genya! È la soluzione che rende appetibile un ambiente e non […] L'articolo Il cloud è un fine o un mezzo? proviene da Economy Magazine.

“Il cloud di per sé stesso non è interessante. Non siamo entrati in quell’ambiente digitale per entrarvi. Affatto. Pur presentando vantaggi rispetto alla gestione on premise, il cloud non è così sexy! Quello che ci ha mosso verso quell’ambiente digitale è stata Genya! È la soluzione che rende appetibile un ambiente e non viceversa.” Inizia così la conversazione con Marisa Benzi che risponde alla sollecitazione di commentare il suo recente passaggio al cloud.
Lo Studio Benzi è una robusta realtà del piacentino. A Fiorenzuola d’Arda, Marisa Benzi e il suo staff, composto da una dozzina di collaboratori, compresi alcuni tirocinanti, offre consulenza amministrativa e tributaria a numerosissime imprese del comune e della regione.
“Il mestiere del commercialista si è trasformato con il passare degli anni diventando sempre più un centro di erogazione di servizi con poca sostanza. La tempesta normativa che ci investe ogni anno porta con sé conseguenze che, anche se noi non vogliamo, si riflettono su quanto offriamo ai nostri clienti. Il commercialista dovrebbe essere un consulente, un esperto al quale l’imprenditore, il commerciante, il professionista si rivolge non soltanto per gestire la propria contabilità e per eseguire le obbligazioni tributarie, ma per avere pareri e indirizzi competenti e informati, per gestire bene la propria attività. Ma a noi manca il tempo per essere davvero consulenti. Gli incessanti sviluppi normativi ci erodono il tempo e le energie necessarie per affiancare la nostra clientela in senso davvero consulenziale. Ma poi è arrivata una soluzione innovativa come Genya!”
Lo Studio Benzi si è sempre rivolto a Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia per la sua struttura digitale e informatica e ha sviluppato la sua attività esplorando negli anni le innovazioni digitali del vendor multinazionale.
L’ingresso di un software come Genya è stato trattato nello Studio Benzi come si tratta quello di una nuova collega o di un nuovo collaboratore. Lo si impara a conoscere e ad apprezzare passo dopo passo. “Ho voluto che l’onboarding fosse trattato con pazienza e coinvolgimento da tutti i componenti dello studio. Non possiamo non immaginare che l’adozione di uno strumento così diverso ed innovativo rispetto ad ogni precedente non creasse scompiglio. Da noi la resistenza al cambiamento è stata affrontata con formazione e condivisione di scoperte, creando un ambiente in cui ogni giorno si imparava qualcosa di nuovo.”
Quello che spesso si sente nella gestione degli studi professionali è la difficoltà dell’allineamento tra gli obiettivi generali dello studio e quelli dei singoli componenti dello studio stesso. Se per un professionista cha ha creato uno studio e ha la responsabilità della sua conduzione è normale mettersi in discussione ogni giorno e confrontarsi con un mercato con dinamiche fluide e spesso difficoltà di vario genere, per un collaboratore la difficoltà è il cambiamento.
L’obiettivo che si può porre un collaboratore è diverso da quello di un imprenditore, perché il commercialista che ha creato e che conduce uno studio è un vero e proprio imprenditore. Ma il commercialista dovrebbe porsi anche l’obiettivo di allineare gli obiettivi dei singoli collaboratori con l’obiettivo dello studio. Condivisione di visioni e di obiettivi sono spesso e volentieri la principale ricetta del successo.
I cambiamenti sono quelli che spesso frenano lo studio, perché chi deve cambiare sono i suoi componenti. Passare da un’abitudine operativa ad un’altra, istintivamente frena il cambiamento.
Ma Marisa Benzi sa molto bene che la figura stessa del commercialista è nel pieno di una trasformazione che tenderà molto di più alla consulenza e che i componenti del suo studio la rappresentano in tutto e per tutto rispetto ai clienti. Dunque la necessità è quella di portare le sue collaboratrici e collaboratori sulla sua stessa lunghezza d’onda di trasformazione.
“L’apparire una cosa sola davanti al cliente parte dalle procedure e dalle più basiche operatività. Anche se avevamo già modalità di archivio, banche dati e quant’altro, l’adozione di Genya è stata propedeutica ad una sorta di rivoluzione dello studio. Il modo di accettare questa trasformazione ha coinciso con la trasformazione del personale. Noi tutti sappiamo quanto i nostri collaboratori siano una risorsa preziosa e difficile da mantenere. Bisogna focalizzarsi sull’obiettivo insieme e non fronteggiarsi. Le nostre collaboratrici e collaboratori, insieme ad una soluzione digitale innovativa, hanno contribuito a sviluppare un’organizzazione che vale per tutti con regole condivise. La nostra via verso la trasformazione che i clienti riconoscono e condividono.”
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