“Il cibo durante il conclave? E’ il motivo per cui abbiamo chiuso presto”: i cardinali Usa “delusi” dalla mensa in Vaticano

Riso in bianco, pasta condita con sughi semplici, carni bianche, pesce al forno, verdure grigliate, insalata, frutta di stagione. Al dolce non ci sono arrivati perché sarebbe stato servito solo la domenica. Ma il conclave è finito prima, molto prima, nel giro di 24 ore. E secondo qualche cardinale proprio per colpa del menù. Lo […] L'articolo “Il cibo durante il conclave? E’ il motivo per cui abbiamo chiuso presto”: i cardinali Usa “delusi” dalla mensa in Vaticano proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 11, 2025 - 17:13
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“Il cibo durante il conclave? E’ il motivo per cui abbiamo chiuso presto”: i cardinali Usa “delusi” dalla mensa in Vaticano

Riso in bianco, pasta condita con sughi semplici, carni bianche, pesce al forno, verdure grigliate, insalata, frutta di stagione. Al dolce non ci sono arrivati perché sarebbe stato servito solo la domenica. Ma il conclave è finito prima, molto prima, nel giro di 24 ore. E secondo qualche cardinale proprio per colpa del menù. Lo hanno detto in modo esplicito, per esempio, i cardinali americani, delusi dal cibo servito loro durante il Conclave. “Diciamo che è stato un buono, buonissimo stimolo per chiudere la questione”, ha detto ridendo il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, ala conservatrice dei porporati, citato dalla Cnn. Della stessa opinione il cardinale Joseph Tobin, arcivescovo di Newark, che però ammette: alla fine del Conclave, non in Vaticano, ai cardinali è stato servito “un pasto incredibile”. Insomma, scherza Tobin, “hanno aspettato fino a quando non abbiamo finito il lavoro”.

Insomma: pasti frugali e poco vino. Non solo: erano vietati gli asparagi e altri alimenti che possano nascondere “messaggi segreti” diretti ai cardinali. Per la stessa regola non potevano serviti nemmeno i ravioli o il pollo intero. I pasti erano serviti a Casa Santa Marta e a sovrintendere alla preparazione dei pasti sono state le suore Figlie della Carità di San Vincenzo De’ Paoli. La mensa, dunque, ha offerto pasti non troppo elaborati. La mattina, per esempio, è stata prevista una colazione leggera composta da tè o caffè, pane e marmellata. A tavola c’erano acqua e vino ma ovviamente niente superalcolici. Va anche detto che i menù di questi giorni hanno ricalcato grossomodo quelli che normalmente vengono proposti a Santa Marta quando funziona come un normale albergo.

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