“Un botto tremendo e poi le grida e la gente che scappava”, il racconto di un teste sul suicidio di De Maria

Prima “un botto tremendo e poi le grida e la gente che scappava”. Così ha descritto il suicidio di Emanuele De Maria, che si è gettato nel vuoto dalle terrazze del Duomo di Milano, Tommaso il gestore di un chiosco che si trova proprio a pochi passi dal luogo in cui il corpo del 35enne […] L'articolo “Un botto tremendo e poi le grida e la gente che scappava”, il racconto di un teste sul suicidio di De Maria proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 11, 2025 - 17:13
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“Un botto tremendo e poi le grida e la gente che scappava”, il racconto di un teste sul suicidio di De Maria

Prima “un botto tremendo e poi le grida e la gente che scappava”. Così ha descritto il suicidio di Emanuele De Maria, che si è gettato nel vuoto dalle terrazze del Duomo di Milano, Tommaso il gestore di un chiosco che si trova proprio a pochi passi dal luogo in cui il corpo del 35enne è precipitato dopo un volo di 40 metri. “Ho sentito un botto e ho visto la gente che scappava, poi un uomo per terra – ha detto -. Saranno state le due meno dieci del pomeriggio, mi sono spaventato sentendo le grida. Sono sceso dal chiosco e ho visto la persona per terra. Le forze dell’ordine in 10 minuti erano qua. Ho sentito un botto enorme, ho visto le scarpe che volavano. Si è svuotata la piazza in un attimo e ho pensato che poteva esserci qualcuno che sparava”. Delle persone che stavano passeggiando lungo corso Vittorio Emanuele II e che hanno assistito alla scena hanno spiegato invece di avere sentito un grido prima del salto nel vuoto.

Emanuele Sanità, proprietario di una pizzeria che si trova a pochi metri da dove è avvenuto il suicidio, spiega di essere arrivato per primo vicino al corpo di De Maria. Anche lui racconta di “avere sentito un rumore come uno sparo di pistola, molto forte e un urlo e le persone che sono scappate via perché pensavano ci fosse una sparatoria – ha raccontato -. Io mi sono avvicinato e gli ho fatto delle foto, ho visto questa persona a terra, il viso era integro ma mi è sembrato di avere visto ferite alle orecchie e al cranio”. Si è creato subito il vuoto totale attorno a lui, “tranne che per un poliziotto e due medici che sono accorsi subito. In pochi minuti sono arrivate poi le forze dell’ordine”, ha concluso. Poco dopo è arrivata la notizia del ritrovamento del cadavere di Chamila Wijesuriya nel parco Nord di Milano.

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