Il cardinale Matteo Zuppi era il compagno di scuola di Francesco De Gregori e David Sassoli: “Era famoso, magro magro con la borsa a tracolla e il maglioncino”

In questi giorni si fanno i nomi più “papabili” per la successione al Soglio Pontificio, dopo la morte di Papa Francesco. Tra questi (sempre in ascesa in questi ultimi giorni secondo i bookmakers, ma anche da rumors all’interno delle mura vaticane) c’è il cardinale Matteo Maria Zuppi. È arcivescovo di Bologna e da maggio 2022 […] L'articolo Il cardinale Matteo Zuppi era il compagno di scuola di Francesco De Gregori e David Sassoli: “Era famoso, magro magro con la borsa a tracolla e il maglioncino” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 29, 2025 - 13:37
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Il cardinale Matteo Zuppi era il compagno di scuola di Francesco De Gregori e David Sassoli: “Era famoso, magro magro con la borsa a tracolla e il maglioncino”

In questi giorni si fanno i nomi più “papabili” per la successione al Soglio Pontificio, dopo la morte di Papa Francesco. Tra questi (sempre in ascesa in questi ultimi giorni secondo i bookmakers, ma anche da rumors all’interno delle mura vaticane) c’è il cardinale Matteo Maria Zuppi. È arcivescovo di Bologna e da maggio 2022 è presidente della Cei, la Conferenza episcopale italiana. Nato e cresciuto a Roma, vanta stretti legami familiari con il Vaticano.

Suo padre, Enrico, era un giornalista e fotografo, che l’allora vicesegretario di Stato Giovanni Battista Montini (il futuro Paolo VI) nominò direttore de L’Osservatore della Domenica, edizione settimanale, illustrata de L’Osservatore Romano. La madre, Carla Fumagalli, era nipote del cardinale Carlo Confalonieri, che fu segretario di Papa Pio XI, poi prefetto della Congregazione per i Vescovi e decano del Collegio Cardinalizio ai funerali dei Papi Paolo VI e Giovanni Paolo.

Forse non tutti sanno che negli Anni 70 Zuppi ha frequentato il Liceo classico Virgilio di Roma. Tra i suoi compagni c’erano due nomi eccellenti: Francesco De Gregori e David Sassoli, morto di tumore l’11 gennaio 2022. Proprio Sassoli in una intervista al Corriere di Bologna aveva ricordato la figura di Zuppi: “Andavamo allo stesso liceo, Virgilio, di Roma — ha raccontato—. Lui era un po’ più grande ed era famoso perché faceva parte di un gruppo che lavorava nelle periferie a contatto con i poveri della Capitale. Ho sempre pensato che quella esperienza sia stata fondamentale anche per la sua vocazione. Era magro magro, con la borsa di Tolfa a tracolla ed il maglione spesso bordeaux, che sostituiva il cappotto. Lo ricordo da ragazzo con il sorriso e l’ho ritrovato sempre con il sorriso. Il cardinale Zuppi dimostra anche fisicamente la felicità di incontrare le persone”.

Da sempre attento ai poveri e agli emarginati, con forti legami con la comunità di Sant’Egidio, il prelato italiano si rivela un autentico figlio dello spirito del Vaticano II, una persona che cerca di confrontarsi costantemente con il mondo moderno e di attuare il “profondo cambiamento” che, a suo avviso, il Concilio ha voluto per la Chiesa. Nominato arcivescovo e creato cardinale da Papa Francesco, Zuppi si è pienamente impegnato ad aderire alla visione del pontificato di Bergoglio e a portarla a compimento, a partire dall’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, e includendo il fondamentale e controverso documento interreligioso del pontificato sulla fratellanza umana, firmato ad Abu Dhabi nel 2019. Ha preso parte a diversi sinodi vaticani.

Il cardinale Zuppi è strettamente legato a un importante massone italiano, Gioele Magaldi, originario di Roma e fondatore nel 2010 dell’obbedienza massonica, distintamente progressista, Grande Oriente Democratico, ha dichiarato in un’intervista dell’ottobre 2020 di conoscere “bene il mondo vaticano” e che “tra i cardinali, quello che stimo di più è Matteo Zuppi, che, tra le altre cose, mi ha sposato”. Magaldi ha aggiunto: “Sarebbe un Papa eccellente”. Aperturista verso l’accoglienza degli omosessuali e l’amore omosessuale, Zuppi cerca sempre di dialogare.

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