I segreti del Conclave: la reazione di Prevost e i Cardinali più votati
I Cardinali, prima di varcare la soglia della Cappella Sistina, hanno giurato solennemente su Dio di mantenere il segreto sul Conclave. A quanto pare, però, alcuni devono aver pensato che Dio li avrebbe perdonati, perché una volta tornati a casa dopo l’elezione di Papa Leone XIV, non hanno esitato a spillare un po’ di tea. […] L'articolo I segreti del Conclave: la reazione di Prevost e i Cardinali più votati proviene da Biccy.

I Cardinali, prima di varcare la soglia della Cappella Sistina, hanno giurato solennemente su Dio di mantenere il segreto sul Conclave. A quanto pare, però, alcuni devono aver pensato che Dio li avrebbe perdonati, perché una volta tornati a casa dopo l’elezione di Papa Leone XIV, non hanno esitato a spillare un po’ di tea.
A raccogliere i racconti di ben dodici Cardinali chiacchieroni è stato il New York Times e sono stati ripresi anche da Canaletti per MowMag. Sul sito si legge che secondo le prime votazioni senza esito, i tre principali candidati in lizza per il ruolo di Papa sarebbero stati l’italiano Pietro Parolin, l’ungherese Peter Erdo e l’americano Robert Francis Prevost.
Il Cardinale David, dalle Filippine, ha dichiarato: “Non avevamo ancora cenato e non c’erano pause, nemmeno per andare in bagno. Eppure il primo giorno si decise di procedere con il voto”. Il primo scrutinio serale, secondo il cardinale Juan José Omella, fu considerato una sorta di prova generale. Anche il Cardinale sudcoreano Lazarus You Heung-sik ha confermato che “Più di un nome ha ottenuto un numero rilevante di consensi“. Fra questi, appunto, Parolin, Erdo e Prevost.
Secondo quanto raccontato dal Cardinale inglese Vincent Nichols il nome di Pietro Parolin sarebbe caduto perché ci sarebbe stata “una spaccatura all’interno della componente italiana” dato che molti italiani, presumo, non volessero Parolin, ma Zuppi. A quel punto il cardinale ungherese Erdo è stato “sostenuto da ambienti conservatori con l’appoggio di alcuni cardinali africani“. Con Parolin in discesa e Erdo in salita, molti si sono buttati su Prevost che già aveva ottenuto largo consenso.
Cardinali, come ha fatto a vincere Prevost
Alla quarta votazione, ha spiegato il cardinale You, “I voti si sono diretti in modo netto verso Prevost“. Un momento che sarebbe stato carico di tensione e come ha ricordato anche il cardinale Tagle: “A Prevost gli ho offerto una caramella e lui ha detto: “S씓. Tobin ha aggiunto che in uno degli scrutini lo vide “Con la testa tra le mani“. Così nel pomeriggio si è arrivati allo scrutinio decisivo. Quando Prevost ha raggiunto quota 89 voti, superando il limite dei due terzi, nella Cappella Sistina – secondo i racconti – si è levato un applauso. “È rimasto seduto, qualcuno ha dovuto aiutarlo ad alzarsi. Tutti avevamo le lacrime agli occhi“, ha ricordato il cardinale David. Prevost non è diventato Papa solo con 89 voti, ovvero col minimo sufficiente, ma “il sostegno nei suoi confronti è continuato a crescere fino a sfiorare le tre cifre“. Il cardinale Désiré Tsarahazana, del Madagascar, ha commentato: “Ha ottenuto un consenso largo, larghissimo“. [meride embed="26005"]
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