I piloti di F1 criticano il giro di vite della FIA sulle parolacce

I piloti di Formula 1 hanno espresso il loro parere sulla recente stretta della FIA riguardo l’uso di linguaggio scurrile. L’argomento è diventato un tema caldo lo scorso anno, quando Max Verstappen è stato obbligato a svolgere un’attività di interesse pubblico dopo aver pronunciato una parolaccia durante una conferenza stampa della FIA al Gran Premio […]

Feb 20, 2025 - 21:11
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I piloti di F1 criticano il giro di vite della FIA sulle parolacce

I piloti di Formula 1 hanno espresso il loro parere sulla recente stretta della FIA riguardo l’uso di linguaggio scurrile.

L’argomento è diventato un tema caldo lo scorso anno, quando Max Verstappen è stato obbligato a svolgere un’attività di interesse pubblico dopo aver pronunciato una parolaccia durante una conferenza stampa della FIA al Gran Premio di Singapore.

Secondo il nuovo regolamento del Codice Sportivo Internazionale della FIA, che entrerà in vigore nella stagione 2025, i piloti di F1 potrebbero essere sospesi se dovessero ripetutamente imprecare o criticare l’organo di governo.

Le sanzioni previste sono:

  • Prima infrazione: multa di 40.000 euro
  • Seconda infrazione: multa di 80.000 euro e una sospensione sospesa di un mese
  • Terza infrazione: multa di 120.000 euro, una sospensione di un mese e la detrazione di punti in campionato

Verstappen ironizza sul divieto della FIA

Durante l’evento di lancio della stagione F1 2025 alla O2 Arena di Londra, Verstappen ha evitato di commentare direttamente la questione, citando una famosa frase dell’ex allenatore di Chelsea e Manchester United, José Mourinho:

“Preferisco non parlare, altrimenti mi metto nei guai”, ha dichiarato il pilota della Red Bull ai media, tra cui Crash.net.

Successivamente, il quattro volte campione del mondo ha aggiunto:

“È davvero una cifra alta. Onestamente, credo che non sia necessario imporre regole così rigide. Bisogna usare un po’ di buon senso. Preferirei che ci concentrassimo su altri argomenti, come la sicurezza e le prestazioni delle monoposto, invece di focalizzarci su queste cose. È un po’ superfluo, secondo me.”

Piloti di F1 contrari alle nuove regole della FIA

Il pilota della Mercedes, George Russell, che fa parte della Grand Prix Drivers’ Association (GPDA), ha definito le regole “eccessive”.

*”Io non impreco spesso, ma per molti piloti l’inglese non è la lingua madre. Il mio nuovo compagno di squadra Kimi Antonelli, ad esempio, mi ha insegnato come prime parole in italiano delle parolacce! Non è facile per un pilota giapponese o di un’altra nazionalità comprendere appieno l’offensività di certe espressioni.

Essere puniti così severamente significa che tutti dovranno stare molto attenti e rischiano di non esprimersi liberamente per paura di multe o penalizzazioni in campionato. Si sta andando troppo oltre.”*

Anche i piloti della Williams, Carlos Sainz e Alex Albon, hanno espresso il loro disappunto riguardo al divieto.

“Ci sono state discussioni al riguardo ed è ancora in corso un confronto su come affrontare la questione. È un argomento delicato e, ovviamente, pensiamo che non sia giusto minacciare i piloti di F1 con sospensioni solo per aver imprecato.” – ha detto Albon.

Yuki Tsunoda scherza sulla situazione

Durante una conferenza stampa della Racing Bulls, Yuki Tsunoda ha fatto ridere i giornalisti con il suo commento ironico:

*”Personalmente, credo che le parolacce mostrino la personalità di un pilota. In tutti gli sport ci sono imprecazioni, ma noi riceviamo una formazione specifica per evitarle.

In realtà, ultimamente non impreco molto… ma forse lo farò più di prima, visto che ora è vietato durante le gare! Cercherò di non incasinarmi e di evitare le multe.”*

Punizioni nel motorsport: Formula E più permissiva, WRC più severo

Il recente caso del pilota di Formula E, Dan Ticktum, suggerisce che la FIA potrebbe adottare un approccio equilibrato: nonostante un pesante sfogo via radio durante la gara di Jeddah, Ticktum non ha ricevuto alcuna penalità.

Al contrario, nel World Rally Championship (WRC), il pilota Adrien Fourmaux è stato il primo a essere punito: ha ricevuto una multa di 10.000 euro, con 20.000 euro di penalità sospesa, per aver imprecato durante un’intervista ufficiale.

Ciò suggerisce che la FIA punirà solo i casi di linguaggio volgare utilizzato al di fuori dell’abitacolo.

La FIA cerca un compromesso?

L’amministratore delegato di Racing Bulls, Peter Bayer, ha rivelato che l’argomento è stato discusso nella recente riunione della F1 Commission.

*”Siamo tutti d’accordo sul fatto che vogliamo mantenere vive le emozioni. La trasmissione televisiva utilizza già il sistema di censura, quindi molte espressioni vengono automaticamente filtrate.

L’obiettivo è trovare un equilibrio: preservare l’emozione senza esagerare con il linguaggio volgare e garantire che lo sport continui a evolversi.”*

Il pilota rookie della Haas, Oliver Bearman, ha invece affrontato la questione con ironia:

“Io non posso permettermi di imprecare, quindi è già un buon inizio!”, ha scherzato.

“Scherzi a parte, è uno dei temi più discussi dell’off-season. Sono certo che troveremo una soluzione che soddisfi tutte le parti.”

Durante l’evento F1 75 Live, il presentatore Jack Whitehall ha più volte fatto battute sulla vicenda, mentre il logo della FIA è stato fischiato dal pubblico alla O2 Arena di Londra.