Granger Taylor, la storia dell’uomo che partì con gli alieni

L’assurda storia di Granger Taylor

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In una notte tempestosa del 29 novembre 1980, Granger Taylor, un geniale meccanico di 32 anni, scomparve misteriosamente dalla cittadina di Duncan, nella Columbia Britannica, Canada. A oltre quarant’anni di distanza, il suo caso rimane avvolto nel mistero, alimentando teorie su alieni, esplosioni e visioni psichedeliche.

Taylor non era un uomo qualunque: secondo amici e familiari, era un prodigio della meccanica, capace di restaurare motori e veicoli abbandonati con una maestria fuori dal comune. Ma fu la sua ossessione per la vita extraterrestre a trasformare la sua storia in una leggenda locale.

Chi era Granger Taylor?

Granger Taylor abbandonò la scuola da giovane per dedicarsi completamente alla sua passione per la meccanica. In poco tempo, la sua abilità nel riparare qualsiasi cosa divenne leggenda: riuscì a restaurare un’automobile, un bulldozer, un treno in disuso e perfino un jet della Seconda Guerra Mondiale. Era considerato un vero “mago dei motori”, come riportato anche dalla CBC.

Taylor costruì persino una replica a grandezza naturale di un’astronave aliena, utilizzando materiali recuperati da una discarica locale. Affermava di comunicare regolarmente con entità extraterrestri e di avere sogni ricorrenti in cui gli veniva annunciato un imminente viaggio interstellare. La notte della sua scomparsa, Taylor lasciò un biglietto ai genitori in cui annunciava la sua intenzione di partire per un viaggio nello spazio:

Cari mamma e papà, sono partito per salire a bordo di un’astronave aliena, mentre sogni ricorrenti mi annunciavano un viaggio interstellare di 42 mesi per esplorare il vasto universo, per poi tornare. Vi lascio tutti i miei beni, perché non ne avrò più bisogno. Vi prego di usare le istruzioni del mio testamento come guida per aiutarmi. Con affetto, Granger.

Nonostante la promessa di ritorno, Granger Taylor non fece mai più ritorno a casa. Lasciò dietro di sé tutti i suoi beni e sparì nel nulla.

In un’intervista rilasciata a Vice, la sorella di Taylor rivelò che il fratello era solito assumere LSD “alcune volte al giorno” e che faceva regolare uso di cannabis. Questo aspetto ha alimentato le ipotesi secondo cui la sua visione di un viaggio spaziale potrebbe essere stata frutto di allucinazioni indotte.

Per anni, la famiglia e gli amici lo hanno cercato senza sosta, ma senza alcun risultato. Solo nel marzo del 1986, sei anni dopo la scomparsa, furono ritrovati dei resti che sembravano collegati al caso.

Alcuni operai forestali, nei pressi del monte Prevost, non lontano dalla casa di famiglia, scoprirono il luogo di un’esplosione e i resti di un veicolo gravemente danneggiato. Le autorità canadesi confermarono che la targa del mezzo corrispondeva a quella del pick-up Datsun di Granger Taylor. Sul luogo furono rinvenuti frammenti ossei umani e un pezzo di camicia ritenuto appartenere a Granger.

Il medico legale concluse che Taylor fosse morto nell’esplosione, probabilmente causata da dinamite presente nel camioncino. Tuttavia, non fu possibile stabilire con certezza se si fosse trattato di un incidente o di un gesto volontario. È noto che Taylor usava la dinamite per rimuovere i ceppi d’albero e sapeva maneggiarla con competenza.

Nonostante il ritrovamento di indizi concreti, il caso di Granger Taylor continua a sollevare dubbi e alimentare teorie complottiste e speculative, soprattutto nel mondo del paranormale. C’è chi ancora oggi crede che Granger sia davvero partito per un viaggio interstellare.

Il mistero del “meccanico degli UFO” rimane uno dei più affascinanti e inquietanti enigmi irrisolti della storia canadese moderna.

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