Good news! Il delfinario del Barceló Maya Grand Resort chiude dopo i tanti casi di maltrattamenti
Il delfinario del Barceló Maya Grand Resort in Messico è stato ufficialmente chiuso su ordine della PROFEPA, l’ente federale per la protezione ambientale. Una decisione che arriva dopo anni di pressioni da parte di associazioni animaliste come Animal Heroes e PETA Latino che più volte hanno denunciato gravi irregolarità nella gestione degli animali. Tra gli...

Il delfinario del Barceló Maya Grand Resort in Messico è stato ufficialmente chiuso su ordine della PROFEPA, l’ente federale per la protezione ambientale. Una decisione che arriva dopo anni di pressioni da parte di associazioni animaliste come Animal Heroes e PETA Latino che più volte hanno denunciato gravi irregolarità nella gestione degli animali.
Tra gli episodi più gravi che hanno portato alla chiusura della struttura c’è il caso del delfino Mincho, costretto a esibirsi appena due giorni dopo una lesione, nonostante il parere contrario di un veterinario. Il caso, diventato virale, ha scatenato un’ondata di indignazione pubblica che ha contribuito ad accendere i riflettori su una realtà fatta di sofferenze e abusi sistematici.
Le indagini successive hanno confermato che il delfinario non rispettava gli obblighi legali: mancavano i report veterinari obbligatori, non era autorizzato a realizzare spettacoli con delfini e spesso superava il numero massimo di turisti ammessi in vasca. A peggiorare il quadro, la morte di due delfini, Alex e Plata, a distanza di un anno l’uno dall’altro, causata da aggressioni tra esemplari incompatibili, dovute al confinamento forzato.
Tante le ferite fisiche ai delfini
Il problema non è solo questo singolo caso: si tratta di una dinamica tristemente diffusa. I delfini detenuti in strutture turistiche vivono in vasche minuscole, spesso più piccole delle piscine per gli ospiti, e sono sottoposti a stress continui dovuti alla musica alta, alla presenza incessante di turisti e a un ambiente completamente artificiale.
Le ferite fisiche sono frequenti: lesioni alla pelle, pinne rovinate e comportamenti anomali come il letargo immobile in superficie, segno evidente di disagio. Tutto ciò per offrire ai turisti il brivido di “nuotare con i delfini”, esperienza pubblicizzata come esotica ma che nasconde un vero sfruttamento animale.
Questi animali, intelligenti e sociali, in natura percorrono decine di chilometri al giorno, vivono in gruppi complessi e hanno comportamenti sofisticati. In cattività ogni loro bisogno naturale viene ignorato in nome del profitto. Ora finalmente arriva un piccolo ma importantissimo segnale di attenzione al loro benessere grazie alla chiusura del delfinario del Barceló Maya Grand Resort.
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Fonte: PETA Latino
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