Gli smartphone Android diventeranno come dei PC portatili, più o meno

Google sta davvero lavorando a una modalità desktop per Android, che enterà in gioco collegando il telefono a un monitor esterno. Ecco un primo sguardo.L'articolo Gli smartphone Android diventeranno come dei PC portatili, più o meno sembra essere il primo su Smartworld.

Mag 5, 2025 - 13:03
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Gli smartphone Android diventeranno come dei PC portatili, più o meno

Il sogno di uno smartphone che sia il centro di tutto il nostro computing è di vecchia data ormai. L'idea è semplice: collegando il telefono a un monitor esterno, su quest'ultimo verrà proiettata un'interfaccia desktop, e non la semplice duplicazione dello schermo dello smartphone.

Immaginiamo di arrivare in ufficio, inserire il nostro Android in una dock che lasciamo sempre lì, e in un attimo avremo il nostro "PC" pronto a lavorare, con tastiera e mouse Bluetooth comodamente già collocati sulla scrivania. Del resto la potenza dei moderni smartphone rivaleggia quella di molti portatili / desktop, e la comodità di avere un unico dispositivo che poi ci seguirà una volta lasciato l'ufficio è innegabile.

Eppure questo scenario d'uso non ha mai preso davvero piede, nonostante ci siano già da anni delle valide soluzioni in tal senso, prima fra tutte Samsung DeX

Tutto questo preambolo per dire che il fatto che Google stia lavorando a una soluzione simile, che quindi si presume diventerà disponibile su tutti i futuri smartphone Android, per quanto allettante, non sarà probabilmente un game changer.

In base a un dettagliato report di Android Authority, corredato da prove tangibili che vedremo a breve, Google sta lavorando proprio su un sistema stile DeX, ma siamo appena agli inizi dello sviluppo, tanto che sicuramente questa modalità non arriverà con Android 16, e probabilmente dovremo attendere fino ad Android 17, a meno che non ci sia qualche sorpresa nel mezzo.

Abbiamo quindi una taskbar nella parte inferiore e una barra di stato in quella superiore. Nella prima possiamo inserire quante app vogliamo, oltre a mostrare quelle in esecuzione e le app recenti, ma c'è anche un app drawer per accedere a tutte le applicazioni installate. 

Il multitasking non è insomma un problema: possiamo eseguire quante app vogliamo contemporaneamente, spostarle, ridimensionarle, o affiancarle facilmente, come ormai già facciamo in qualsiasi OS desktop. C'è anche il supporto drag and drop, a patto che sia implementato a livello della singola app (cosa che logicamente gli sviluppatori vorranno fare una volta che questo sistema diventasse lo standard).

Per adesso, Google sembra aver adattato la modalità in finestra disponibile su Pixel tablet, il che può andare bene come punto di partenza, ma da lì bisogna anche fare dei passi avanti per avere un'esperienza competitiva a livello desktop.

E poi si apre il capitolo sulle app. Su Android è vero che la scelta è ampia, ma un'app in versione mobile ha uno scopo, mentre la stessa app in versione desktop ne ha altri, e trapiantare un'esperienza pensata per piccoli schermi portatili su un grande schermo fisso non garantisce per forza una buona esperienza utente.

Bisogna insomma che siano le applicazioni stesse a prevedere scenari di utilizzo differenti, ma questo avverrà solo se Google costruirà delle fondamenta solide, altrimenti saranno gli sviluppatori per primi a non avere interesse a investirci sopra.

Insomma, per quanto l'idea in sé possa essere interessante, per renderla davvero un successo è necessario che diversi tasselli combacino. Speriamo solo che Google se la prenda comoda anche per questo, o sarà stata solo un'attesa vana.

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