Giro d’Italia 2025: Diego Ulissi e la maglia rosa oggi sposi a Castelraimondo

L’australiano Lukas Plapp (Team Jayco AlUla) ha vinto in solitaria l’ottava tappa del 108° Giro d’Italia che ha portato i corridori da Giulianova in Abruzzo a Castelraimondo nelle Marche attraverso 197 chilometri comprendenti 3.800 metri di dislivello. Il campione australiano a cronometro, che ha percorso la distanza in 4h44’20” alla media di 41.571 km/h, ha […]

Mag 18, 2025 - 01:16
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Giro d’Italia 2025: Diego Ulissi e la maglia rosa oggi sposi a Castelraimondo

L’australiano Lukas Plapp (Team Jayco AlUla) ha vinto in solitaria l’ottava tappa del 108° Giro d’Italia che ha portato i corridori da Giulianova in Abruzzo a Castelraimondo nelle Marche attraverso 197 chilometri comprendenti 3.800 metri di dislivello. Il campione australiano a cronometro, che ha percorso la distanza in 4h44’20” alla media di 41.571 km/h, ha preceduto di 38” l’olandese Wilco Kelderman (Visma Lease a Bike) che ha regolato, nella volata per la piazza d’onore, l’italiano Diego Ulissi (XDS Astana Team). Quest’ultimo, partito da Giulianova con un ritardo di 4’01” da Primoz Roglic (Red Bull Bora Hansgrohe), è la nuova maglia rosa. A completare la giornata trionfale della formazione kazaka c’è il secondo posto in classifica generale, a 12” dal cecinese, di Lorenzo Fortunato che ha ulteriormente rafforzato la sua supremazia nella classifica degli scalatori. Lo sloveno, che non è parso particolarmente desideroso di restare al vertice della graduatoria, è scivolato al terzo posto a 17”.

La frazione odierna ha riservato più emozioni delle sette precedenti messe insieme. In partenza si è registrato uno scatto del danese Mads Pedersen (Lidl Trek), fino a ieri in maglia rosa e da oggi in ciclamino, cui sono andati dietro gli italiani Mattia Cattaneo (Soudal Quick Step) e Davide De Pretto (Team Jayco AlUla). Il terzetto, senza mai prendere un grande margine, è riuscito a resistere fino al traguardo volante di Roccafluvione dopo 50 chilometri. L’iridato di Harrogate 2019 è così riuscito a consolidare il suo dominio nella classifica a punti. 

L’approssimarsi della principale asperità di giornata, l’ascesa verso i 1.455 metri del Sassotetto, ha generato una serie di scatti da un gruppo apatico con gli uomini di classifica totalmente disinteressati all’andamento della gara. Dopo che Fortunato aveva preceduto in vetta il francese Romain Bardet (Team Picnic PostNL), nella successiva discesa hanno preso il largo sette corridori: gli italiani Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale) e Diego Ulissi, il francese Romain Bardet, il tedesco Georg Steinhauser (EF Education EasyPost), lo spagnolo Igor Arrieta (UAE Team Emirates XRG), l’australiano Luke Plapp e l’olandese Wilco Kelderman. Mai del tutto coeso, questo drappello ha pedalato fino ai piedi del GPM di Montelago a 50 chilometri dall’arrivo. A questo punto Kelderman e Ulissi hanno rotto gli indugi, seguiti, dapprima, da Arrieta e, successivamente, da Plapp. L’ultimo chilometro della salita ha deciso il destino della giornata con Plapp che, dopo essere rinvenuto sugli altri tre, ha allungato in modo irresistibile, dando vita a un’estemporanea prova contro il tempo. Kelderman e Ulissi hanno tenuto duro, mai insidiando il successo del canguro ma neppure andando alla deriva. Il toscano, al suo 12° Giro d’Italia, ha ben gestito le energie recuperando mezzo minuto su Klapp negli ultimi sei chilometri, uno sforzo che, alla fine, è valso la realizzazione del sogno d’una carriera: la conquista, alla soglia dei 35 anni, della sua prima maglia rosa.

Con un toscano profeta in patria in maglia rosa, l’ultimo era stato Paolo Bettini a Marina di Grosseto nel 2005, domani si svolgerà la nona tappa con partenza da Gubbio in Umbria e arrivo, dopo 181 chilometri, nell’insuperabile cornice della Piazza del Campo di Siena. Strada facendo, i corridori dovranno superare un dislivello di 2.500 metri prevalentemente posto nei 30 chilometri di sterrato che caratterizzeranno la parte finale del percorso. L’ultimo settore, Colle Pinzuto, ai meno 14 dall’arrivo, presenterà, lungo i suoi 2.400 metri, pendenze arcigne con una punta al 15%. Riuscirà il Diego Ulissi a prolungare il suo sogno rosa, mantenendo il simbolo del primato davanti ai suoi tifosi?