Giornata della Terra 2025: perché si celebra il 22 aprile
Storia, significato e obiettivi della Giornata mondiale della Terra, nata per promuovere la tutela dell’ambiente e la consapevolezza ecologica globale

Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra, Earth Day, un’occasione per riflettere sull’impatto delle attività umane sull’ambiente. Nata oltre cinquant’anni fa negli Stati Uniti, oggi coinvolge più di un miliardo di persone in 193 Paesi.
La storia della Giornata della Terra
L’idea di creare una giornata dedicata alla Terra inizia a prendere forma già nei primi anni Sessanta, in un contesto segnato dalle crescenti proteste contro la guerra del Vietnam.
Nel 1962, il senatore americano Gaylord Nelson, convinto che l’ambiente fosse una delle grandi questioni ignorate dalla politica, propose un “teach-in” ambientale: un evento educativo e partecipativo ispirato ai dibattiti universitari dell’epoca.
Nel 1963, il Presidente John F. Kennedy intraprese un tour di 11 stati per discutere di conservazione ambientale, su invito del senatore Gaylord Nelson. Fu il primo intervento diretto di un presidente USA su scala nazionale incentrato sull’ambiente e aprì la strada all’idea che l’ecologia potesse entrare nell’agenda politica nazionale.
La nascita dell’Earth Day
La svolta arriva nel 1969, quando un grave disastro ambientale colpisce la costa californiana. La fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil Company al largo di Santa Barbara all’epoca causò gravi danni all’ecosistema marino. L’impatto dell’incidente spinse Nelson a formalizzare la sua idea: era il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione politica nazionale.
Con l’aiuto del giovane attivista Denis Hayes, venne organizzata una grande mobilitazione in tutti gli Stati Uniti. Il 22 aprile 1970 20 milioni di cittadini americani – studenti, insegnanti, attivisti, famiglie – si unirono in manifestazioni, assemblee pubbliche e azioni locali. Per la prima volta, gruppi fino ad allora frammentati (contro pesticidi, smog, rifiuti tossici, estinzione animale) si riconobbero in un fronte comune. Era nata ufficialmente la Giornata della Terra.
Il ruolo di Rachel Carson
La pubblicazione del libro “Silent Spring” di Rachel Carson, biologa marina e autrice statunitense, è considerata una delle scintille ideologiche dell’Earth Day.
Il libro denunciava l’uso indiscriminato di pesticidi come il DDT, mostrando i legami tra chimica, agricoltura e danni alla fauna. Fu un’opera pionieristica, capace di suscitare un grande dibattito pubblico e influenzare il pensiero ecologista degli anni Sessanta.
Il principio dell’Earth Day
L’Earth Day fu ispirato da un principio fondante che resta attuale: “Tutte le persone, a prescindere dall'etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.
L’Earth Day contribuì alla creazione dell’EPA, Environmental Protection Agency, e all’approvazione di importanti leggi ambientali negli Stati Uniti, come il Clean Air Act e il Clean Water Act.
Il messaggio, rilanciato ogni anno da attivisti, scuole, enti pubblici e privati, porta al centro dell’attenzione la necessità di giustizia ambientale ed equità sociale, temi su cui è necessaria ancora impegno e consapevolezza.
L’origine del nome
Fu l’attivista Julian Koenig, copywriter di formazione, a proporre il nome “Earth Day” nel 1970. Curiosamente, la data coincideva anche con il suo compleanno. Koenig suggerì il nome anche per la sua assonanza con "birthday", rendendo il concetto facilmente comunicabile.
Anche se l’Earth Day nacque come iniziativa americana, nel 2009 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha ufficialmente riconosciuto il 22 aprile come “Giornata Internazionale della Madre Terra”. Il nome richiama la visione indigena della Terra come entità viva e sacra e amplia il significato simbolico della giornata in chiave interculturale e spirituale.
La dimensione globale dell’Earth Day
Nel 1990 la Giornata della Terra riuscì a mobilitare circa 200 milioni di persone in 141 Paesi, segnando un'importante espansione del movimento ambientalista. Oggi l’evento è promosso dalla Earth Day Network, una rete di oltre 75.000 partner in tutto il mondo.
L’edizione 2024 è stata organizzata sul tema “Planet vs. Plastics”, con l’obiettivo di eliminare gradualmente la plastica monouso e proteggere gli ecosistemi più fragili. Invece il tema ufficiale della Giornata della Terra 2025 è “Our Power, Our Planet”, che si concentra sull'energia rinnovabile e sull'azione climatica.
Il record mondiale del 2020
Nel 2020, durante la pandemia da Covid-19, l’Earth Day ha celebrato il suo 50esimo anniversario con il più grande evento digitale della storia dedicato all’ambiente: 24 ore di streaming, eventi virtuali in tutto il mondo e milioni di partecipanti online, in pieno lockdown globale. È stato un esempio di resilienza e innovazione per un evento che, nonostante le difficoltà, ha continuato a crescere.
Tra i simboli iconici dell’Earth Day figura la bandiera della Terra, ideata dall’artista John McConnell: un’immagine del nostro pianeta visto dallo spazio, su fondo blu. Un altro emblema è la Campana della Pace della Terra, donata dal governo giapponese e installata a Tokyo nel 1997. Ogni 22 aprile, viene suonata in molte città del mondo per ricordare l’urgenza della cooperazione ambientale globale.
In un mondo segnato da crisi ambientali sempre più frequenti, la Giornata della Terra 2025 ricorda che la cura del pianeta è un diritto e una responsabilità condivisa. E che, ogni giorno, abbiamo una nuova occasione per fare la differenza.