Gigi D’Alessio: “Gli stadi? Non sono per tutti. Meglio la gavetta che la depressione”

Gigi D’Alessio torna live a Napoli e lancia un messaggio ai giovani: “Meglio la gavetta che il bluff degli stadi”. E sul figlio LDA... L'articolo Gigi D’Alessio: “Gli stadi? Non sono per tutti. Meglio la gavetta che la depressione” proviene da imusicfun.

Apr 22, 2025 - 18:55
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Gigi D’Alessio: “Gli stadi? Non sono per tutti. Meglio la gavetta che la depressione”

Gigi D’Alessio non si ferma. Dopo l’annuncio dei due show sold out del 2 e 3 giugno allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli, il cantautore napoletano ha sorpreso i fan annunciando un nuovo trittico di concerti nella sua città, il 19, 20 e 21 settembre, ancora una volta nella cornice iconica di Piazza del Plebiscito. Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

Un appuntamento diventato ormai un rito collettivo, che porterà D’Alessio a segnare un record: 18 live in 4 anni nella piazza simbolo di Napoli.

«A mio figlio Luca non rendo certo la vita facile, come ‘figlio di’, ma deve fare la sua strada. Ci confrontiamo, ma la scelta definitiva la lascio sempre a lui» ha dichiarato a Repubblica, parlando del figlio Luca, in arte LDA, anche lui artista in ascesa e tra i nomi confermati del concerto di beneficenza “Sicily For Life – Gigi & Friends”, in programma il 20 e 21 giugno allo stadio Renzo Barbera di Palermo.

Nel corso dell’intervista, D’Alessio ha riflettuto anche sullo stato attuale della musica e sulle pressioni che i giovani artisti devono affrontare: «Bisogna essere consapevoli del proprio status, capire il momento che si sta vivendo, ma con onestà. Se sai di non avere la forza per reggere quell’urto, quando ti fai la barba capisci che ti sei preso in giro da solo».

Con una carriera costruita passo dopo passo, Gigi D’Alessio invita le nuove generazioni alla pazienza e alla consapevolezza: «Oggi cercano di spremerti subito, perché la paura è quella di finire presto. È meglio arrivare a certi traguardi gradualmente. Non è un caso che questi ragazzi sempre più spesso vadano in depressione».

Il suo pensiero va anche alla discografia di oggi, dove tutto corre più veloce: «Oggi fai uscire un disco e dopo un’ora sai già come va. Prima ci volevano mesi, anni per fare un bilancio. Mi sono dovuto aggiornare, se il mondo va così bisogna capire. Ma le macchine vanno usate, non bisogna farsi usare da loro, come succede con i social».

D’Alessio, che nei prossimi mesi sarà anche allo stadio San Nicola di Bari (23 giugno) e per la prima volta al Circo Massimo di Roma (25 giugno), ricorda l’importanza della gavetta: «Una volta mi chiamarono per una festa in una casa così piccola che io suonavo in cucina e gli ospiti stavano in sala da pranzo. Mi è servito per apprezzare le volte in cui ho cantato in posti più grandi. Bluffare nel nostro mondo serve a poco».

Non manca un pensiero a chi, quella strada, l’ha fatta fino in fondo: «Siamo molto legati con Geolier. E con Pino Daniele c’era un rapporto familiare negli ultimi anni, lo vivevo spesso con tutta la sua famiglia».

Con la sua voce e il suo percorso, Gigi D’Alessio continua ad essere un punto di riferimento per il pop italiano, tra consapevolezza, amore per la musica e un forte senso di responsabilità verso i più giovani. E, ancora una volta, sarà Napoli a celebrarlo con una piazza piena di cuori e canzoni.

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