Galup, quando la produzione industriale può essere allo stesso tempo artigianale
100 anni di storia per Galup, nuova produzione ad Alba e crescita con prodotti artigianali e innovativi nel 2025 Con 100 anni di storia alle spalle e marchio storico di interesse nazionale, per la Galup il 2025 è un anno importante, che vedrà entro l’autunno l’avvio di un nuovo polo ad Alba per le produzioni Streglio e Golosi, due brand entrati nell’universo del produttore pinerolese. Galup - che in piemontese significa “prelibato” o “goloso” - è risorta, a seguito dello stop avvenuto nel 2012: dopo una decina l’azienda ha rilanciato la produzione, che oltre a quelle classiche costituite da panettoni, pandori e colombe pasquali vede una serie di nuovi prodotti. 2025, una seconda rinascita per Galup Per Galup il 2025 rappresenta, in un certo senso, una seconda rinascita, dopo quella del 2014, quando l’azienda era stata rilanciata. Nel corso dell’anno saranno presentate, infatti, una serie di novità: la prima, che verrà realizzata entro il prossimo autunno, prevede l’avvio di un nuovo polo per le produzioni ad Alba. L’operazione costituisce un importante passo avanti nella crescita che ha caratterizzato Galup nel corso degli ultimi anni, rappresentata in maniera evidente dai numeri: 140 metri quadrati della superficie occupata dallo stabilimento di Pinerolo, in provincia di Torino; 000 milioni di euro di fatturato del 2024; 000 panettoni prodotti al giorno tra agosto e dicembre; 20% è la percentuale del fatturato prodotto attraverso le esportazioni in Europa, Canada e Stati Uniti; 40 dipendenti fissi; 100 dipendenti con contratti stagionali. Non solo panettoni o colombe La produzione della Galup non si limita unicamente alla produzione di panettoni, ma vengono proposte delle golose idee, tra le quali ci sono: il Croccante alla nocciola con granella di nocciola e con granella di pistacchio: un’idea originale, che ha trasformato la tradizionale e golosa glassa del panettone alla nocciola tonda gentile trilobata in un biscotto; i krumiri, divisi in tre linee: classici, al caffè e ricoperti al cioccolato; il GianGalup con il quale, volendo rendere omaggio al cioccolatino simbolo di Torino, è stato realizzato un dolce dall’impasto semplice e delicato, che ha proprio la forma di un gianduiotto gigante; è stato poi trasformato il grissino originale torinese in uno snack raffinato, andandolo a ricoprire con tre diverse varianti di cioccolato: fondente, al latte o bianco al caramello salato. La tradizione dei panettoni continua ancora oggi Prodotto tradizionale della Galup è il panettone, per il quale viene utilizzato ancora oggi (rinfrescato quotidianamente con farina e acqua del pinerolese) il lievito madre creato da Pietro Ferrua nel 1922. È il primo passo che da forma e sostanza alla personale reinterpretazione di un dolce che fa parte della tradizione lombarda: il panettone. Andrea Maffia, responsabile produzione Andrea Maffia, responsabile produzione di Galup, spiega che per distinguersi dal panettone milanese, quello prodotto a Pinerolo “è basso e largo, l’impasto è più leggero, ma il vero colpo di genio è dato dalla copertura con glassa a base di nocciola tonda e gentile delle Langhe, irregolare, corposa e croccante”. Nasce così il panettone basso e largo piemontese, con un nome semplice quanto efficace, nato da un commento che fece un affezionato consumatore al primo assaggio: “à le propri Galup”, che in dialetto piemontese significa “è proprio goloso”. Una produzione ancora artigianale Benché la Galup abbia uno stabilimento con quaranta dipendenti fissi e una produzione industriale, parte della lavorazione viene effettuata a livello artigianale. Ne è un esempio il raffreddamento del panettone, che viene lasciato riposare: il calore non viene aspirato come avviene nella produzione industriale, operazione che porta via il calore. La lavorazione dei panettoni e delle colombe dura tre giorni, partendo dal lievito madre, per passare poi all’impastatura e alla farcitura. L’operazione si conclude con il confezionamento: passaggio automatizzato per la produzione destinata alla grande distribuzione o a mano e personalizzata per gli altri canali distributivi. Galup, un marchio storico in vita da 100 anni Nel 2022 Galup ha compiuto cent’anni. Ed è diventato, tra l’altro, un marchio storico di interesse nazionale: il conferimento viene riconosciuto direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso l’Ufficio Brevetti e Marchi. Sempre nel 2022 la società ha acquisito Streglio, uno storico brand famoso per la produzione di gianduiotti, cremini, praline e gelatine di frutta. Ne è stato avviato immediatamente il progetto di rilancio e valorizzazione. Il 2024, spiega Elisa Mereatur, responsabile marketing, è stato monopolizzato dalla Motta e dalle campagne promozionali. Ma la stagione pasquale Galup si difende bene rispetto ad altri brand con una maggiore forza promozionale. L'articolo Galup, quando la produzione industriale può essere allo stesso tempo artigianale è un contenuto originale di Mark Up.


Con 100 anni di storia alle spalle e marchio storico di interesse nazionale, per la Galup il 2025 è un anno importante, che vedrà entro l’autunno l’avvio di un nuovo polo ad Alba per le produzioni Streglio e Golosi, due brand entrati nell’universo del produttore pinerolese.
Galup - che in piemontese significa “prelibato” o “goloso” - è risorta, a seguito dello stop avvenuto nel 2012: dopo una decina l’azienda ha rilanciato la produzione, che oltre a quelle classiche costituite da panettoni, pandori e colombe pasquali vede una serie di nuovi prodotti.
2025, una seconda rinascita per Galup
Per Galup il 2025 rappresenta, in un certo senso, una seconda rinascita, dopo quella del 2014, quando l’azienda era stata rilanciata. Nel corso dell’anno saranno presentate, infatti, una serie di novità: la prima, che verrà realizzata entro il prossimo autunno, prevede l’avvio di un nuovo polo per le produzioni ad Alba. L’operazione costituisce un importante passo avanti nella crescita che ha caratterizzato Galup nel corso degli ultimi anni, rappresentata in maniera evidente dai numeri:
- 140 metri quadrati della superficie occupata dallo stabilimento di Pinerolo, in provincia di Torino;
- 000 milioni di euro di fatturato del 2024;
- 000 panettoni prodotti al giorno tra agosto e dicembre;
- 20% è la percentuale del fatturato prodotto attraverso le esportazioni in Europa, Canada e Stati Uniti;
- 40 dipendenti fissi;
- 100 dipendenti con contratti stagionali.
Non solo panettoni o colombe
La produzione della Galup non si limita unicamente alla produzione di panettoni, ma vengono proposte delle golose idee, tra le quali ci sono:
- il Croccante alla nocciola con granella di nocciola e con granella di pistacchio: un’idea originale, che ha trasformato la tradizionale e golosa glassa del panettone alla nocciola tonda gentile trilobata in un biscotto;
- i krumiri, divisi in tre linee: classici, al caffè e ricoperti al cioccolato;
- il GianGalup con il quale, volendo rendere omaggio al cioccolatino simbolo di Torino, è stato realizzato un dolce dall’impasto semplice e delicato, che ha proprio la forma di un gianduiotto gigante;
- è stato poi trasformato il grissino originale torinese in uno snack raffinato, andandolo a ricoprire con tre diverse varianti di cioccolato: fondente, al latte o bianco al caramello salato.
La tradizione dei panettoni continua ancora oggi
Prodotto tradizionale della Galup è il panettone, per il quale viene utilizzato ancora oggi (rinfrescato quotidianamente con farina e acqua del pinerolese) il lievito madre creato da Pietro Ferrua nel 1922. È il primo passo che da forma e sostanza alla personale reinterpretazione di un dolce che fa parte della tradizione lombarda: il panettone.
Andrea Maffia, responsabile produzione di Galup, spiega che per distinguersi dal panettone milanese, quello prodotto a Pinerolo “è basso e largo, l’impasto è più leggero, ma il vero colpo di genio è dato dalla copertura con glassa a base di nocciola tonda e gentile delle Langhe, irregolare, corposa e croccante”. Nasce così il panettone basso e largo piemontese, con un nome semplice quanto efficace, nato da un commento che fece un affezionato consumatore al primo assaggio: “à le propri Galup”, che in dialetto piemontese significa “è proprio goloso”.
Una produzione ancora artigianale
Benché la Galup abbia uno stabilimento con quaranta dipendenti fissi e una produzione industriale, parte della lavorazione viene effettuata a livello artigianale. Ne è un esempio il raffreddamento del panettone, che viene lasciato riposare: il calore non viene aspirato come avviene nella produzione industriale, operazione che porta via il calore.
La lavorazione dei panettoni e delle colombe dura tre giorni, partendo dal lievito madre, per passare poi all’impastatura e alla farcitura. L’operazione si conclude con il confezionamento: passaggio automatizzato per la produzione destinata alla grande distribuzione o a mano e personalizzata per gli altri canali distributivi.
Galup, un marchio storico in vita da 100 anni
Nel 2022 Galup ha compiuto cent’anni. Ed è diventato, tra l’altro, un marchio storico di interesse nazionale: il conferimento viene riconosciuto direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso l’Ufficio Brevetti e Marchi.
Sempre nel 2022 la società ha acquisito Streglio, uno storico brand famoso per la produzione di gianduiotti, cremini, praline e gelatine di frutta. Ne è stato avviato immediatamente il progetto di rilancio e valorizzazione.
Il 2024, spiega Elisa Mereatur, responsabile marketing, è stato monopolizzato dalla Motta e dalle campagne promozionali. Ma la stagione pasquale Galup si difende bene rispetto ad altri brand con una maggiore forza promozionale.
L'articolo Galup, quando la produzione industriale può essere allo stesso tempo artigianale è un contenuto originale di Mark Up.