Fumata bianca in Conclave, Robert Francis Prevost è il nuovo Papa: ha assunto il nome di Leone XIV. È il primo Pontefice statunitense

La chiesa cattolica ha un nuovo Papa: si tratta dello statunitense Robert Francis Prevost, che ha assunto il nome di Leone XIV. Il 267esimo Pontefice della storia della Chiesa cattolica è stato eletto alla quarta votazione avvenuta nel secondo giorno di Conclave (qui le ultime notizie), riunito dal pomeriggio di mercoledì 7 maggio 2025. L’annuncio, come […]

Mag 8, 2025 - 20:32
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Fumata bianca in Conclave, Robert Francis Prevost è il nuovo Papa: ha assunto il nome di Leone XIV. È il primo Pontefice statunitense

La chiesa cattolica ha un nuovo Papa: si tratta dello statunitense Robert Francis Prevost, che ha assunto il nome di Leone XIV. Il 267esimo Pontefice della storia della Chiesa cattolica è stato eletto alla quarta votazione avvenuta nel secondo giorno di Conclave (qui le ultime notizie), riunito dal pomeriggio di mercoledì 7 maggio 2025. L’annuncio, come di consueto, è arrivato attraverso la fumata bianca uscita dal comignolo situato sopra la Cappella Sistina dove i cardinali si sono riuniti per eleggere il successore di Pietro. Il nuovo Papa succede a Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, scomparso lo scorso 21 aprile all’età di 88 anni.

 

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Chi è Robert Francis Prevost

Nato a Chicago il 14 settembre 1955, Robert Francis Prevost è il primo Papa statunitense della storia cattolica. Figlio di Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di origini spagnole, Leone XIV ha compiuto gli studi secondari nel seminario minore dei padri agostiniani diplomandosi nel 1973. Nel 1977 ha conseguito il Bachelor of Science in scienze matematiche e il diploma in filosofia presso l’Università di Villanova a Filadelfia. Ordinato presbitero a Roma da monsignor Jean Jadot, dal 1987 al 1988 è stato promotore della pastorale vocazionale e direttore delle missioni della sua provincia con residenza a Olympia Fields. Dopo diverse missioni in Perù, nel 1999 è ritornato a Chicago in quanto eletto provinciale della provincia agostiniana di Chicago.

Nel 2014 è stato nominato da Papa Francesco amministratore apostolico di Chiclayo e vescovo titolare di Sufar. Dal marzo del 2018 al gennaio 2023 è stato secondo vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana. Nel luglio 2023, sempre Papa Francesco, lo ha nominato cardinale, mentre, nel concistoro del 30 settembre seguente lo ha creato cardinale diacono di Santa Monica. Oltre all’inglese, parla lo spagnolo, l’italiano, il francese e il portoghese e legge il latino e il tedesco. Alla vigilia del Conclave veniva indicato come vicino a Papa Francesco e vicino a Bergoglio in materia di ecologia, attenzione ai poveri e ai migranti. Ha sostenuto la svolta pastorale voluta da Francesco che consente ai divorziati risposati civilmente di ricevere la Comunione. È apparso più cauto, rispetto a Francesco, nell’approccio alla comunità Lgbtq.

 

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Come si è arrivati alla fumata bianca

La fumata bianca è arrivata dopo l’elezione del nuovo Papa all’interno del Conclave, che si è tenuto nella Cappella Sistina. Il termine Conclave deriva dal latino “cum clave”, ovvero “chiuso con la chiave” o “sottochiave”. I cardinali, infatti, vengono chiusi dentro una stanza, la Cappella Sistina per l’appunto, per la votazione durante la quale vige il divieto di utilizzare qualsiasi dispositivo o mettersi in contatto con l’esterno. Per essere eletto, il Papa deve ottenere almeno due terzi dei voti dei cardinali elettori presenti. Il primo giorno vi è stata una sola votazione, mentre dal secondo in poi sono state programmate quattro votazioni al giorno. Al termine di ogni votazione, le schede vengono forate e legate insieme, per essere poi bruciate all’interno della stufa. In caso di esito negativo, nella stufa verrà aggiunta una miscela di colore nero. In caso contrario, invece, la fumata sarà bianca. Una volta proclamato il nuovo Papa, questi si affaccia dal balcone centrale della Basilica di San Pietro. Prima, il cardinale protodiacono con proclama “Habemus Papam” (“Abbiamo un Papa”) seguito dal nome di battesimo e dal nome scelto.