Francesca Polizzi costretta a sporgere denuncia: “Vittima da mesi”

Francesca Polizzi di Uomini e Donne negli ultimi mesi è stata vittima di una persona “il cui nome inizia per R“, che la starebbe calunniando in continuazione. A confessarlo è stata lei in un lunghissimo sfogo sui social.

“Ho provato a restare in silenzio. A lasciar correre. A comportarmi da persona matura, come tanti si aspettano. Ho fatto finta di nulla, anche quando dentro di me cresceva un malessere profondo” – le parole di Francesca Polizzi – “E invece oggi, in una giornata che dovrebbe essere dedicata all’affetto e a chi ci vuole bene, mi ritrovo ancora una volta a leggere parole cariche d’odio. E no, non riesco più a restare in silenzio”.

L’ex corteggiatrice di Gianmarco Steri in questi ultimi mesi sarebbe stata vittima di “attacchi, offese, minacce e vere e proprie calunnie da parte di una persona che conosco appena“. Il rapporto fra i due sarebbe inesistente. “Ci lega solo un ricordo lontano dell’infanzia, ma non c’è mai stato un legame reale. Solo qualche saluto per educazione, perché mia madre mi ha insegnato a essere cortese, a trattare tutti con rispetto. Purtroppo, quella cortesia è stata fraintesa. Quando ho deciso di allontanarmi, quella persona ha iniziato a tessere attorno a me una rete di bugie, insinuazioni e cattiverie gratuite. In pubblico. E con costanza. Ho già fatto quanto necessario: ho raccolto prove e mi sono rivolta alle autorità. Ma, come spesso succede, la risposta ricevuta è stata demoralizzante. Ricordo ancora una frase pronunciata in questura: “Beh, se verrà sotto casa tua, chiamaci“.

Francesca Polizzi dopo Uomini e Donne costretta a sporgere denuncia: “Vittima da mesi”

Francesca Polizzi ha poi continuato: “È davvero questo il punto a cui dobbiamo arrivare? Non posso fare nomi, e non voglio abbassarmi al loro livello. Ma c’è chi si finge vicino a me, quando non lo è affatto. E continua a farlo, diffondendo odio e veleno. Vi dico solo che il suo nome inizia per R. Se mai dovesse contattarvi per parlar male di me – e ormai ci siamo arrivati – sappiate che non è chi dice di essere. Scrivo queste parole perché non voglio più vergognarmi di dire apertamente che sto subendo qualcosa di profondamente sbagliato. Non voglio più fingere che vada tutto bene, non voglio più minimizzare, zittirmi, farmi andare bene l’ingiustizia solo per “mantenere la calma”. Sono esausta. Esausta di sopportare in silenzio, di convivere con la paura e con il senso d’impotenza. Perché sì, anche questa è una forma di violenza. Subdola, continua, logorante. Non lascia segni visibili, ma colpisce ogni giorno, intaccando la serenità, la dignità, la sicurezza personale. E come ogni forma di violenza, va riconosciuta e fermata. Esporsi sui social non significa dover accettare tutto in silenzio“.

Francesca ha fatto bene a raccontare questa storia, magari ora questa persona ci pensa due volte prima di calunniarla di nuovo. [meride embed="25814"]

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