Ferrari, tutti i problemi della SF-25: analisi qualifiche GP Giappone

La Ferrari SF-25 si spegne nuovamente in qualifica. In F1 non è semplice centrare il setup perfetto e la Rossa nemmeno oggi ci è riuscita. C’è sempre qualcosa che manca e che il team non riesce a mettere assieme per il Q3. Quest’oggi i margini si sono dimostrati veramente molto ristretti. Dal punto di vista […]

Apr 5, 2025 - 12:28
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Ferrari, tutti i problemi della SF-25: analisi qualifiche GP Giappone

La Ferrari SF-25 si spegne nuovamente in qualifica. In F1 non è semplice centrare il setup perfetto e la Rossa nemmeno oggi ci è riuscita. C’è sempre qualcosa che manca e che il team non riesce a mettere assieme per il Q3. Quest’oggi i margini si sono dimostrati veramente molto ristretti. Dal punto di vista dell’handling, abbiamo visto un bilanciamento un po’ modificato rispetto alla giornata di ieri.

La messa a punto della vettura italiana

In Ferrari hanno deciso di avanzare il bilanciamento globale della monoposto, cercando di curare la carenza di rotazione vista ieri. In linea generale, il team ha portato avanti un lavoro di fine tuning per migliorare la generazione di grip nel secondo e nel terzo settore, penalizzando leggermente il tratto iniziale. Un miglioramento c’è stato, ma in conclusione il cronometro non ha dato ragione alla Ferrari.

Ferrari F1 SF-25
Charles Leclerc, in azione con la SF-25 nel weekend del Gp del Giappone

D’altronde, su questo tracciato ci aspettavamo che emergessero due vetture: la McLaren e la Red Bull. La sfida per la pole doveva essere tra di loro, e così è stato. Possiamo però individuare alcuni punti significativi in cui la SF-25 ha faticato maggiormente quest’oggi. Nello snake hanno fatto un passo indietro per farne uno in avanti nei due settori rimanenti. In curva 6-7 hanno quindi avuto meno agilità nel cambio di direzione rispetto al venerdì.

Fino a qui il giro di Charles era buono. Virtualmente era davanti a Max, ma proprio in questa zona del primo settore ha cominciato a perdere. Un altro punto critico è stato il tratto tra curva 9 e curva 11. La prima è molto veloce e serve parecchia precisione. Punto della pista dove abbina visto un po’ di sottosterzo a centro curva, che non faceva aggredire il cordolo interno per tagliare la traiettoria come faceva la McLaren.

Questa carenza di rotazione si trasformava poi in sovrasterzo in fase di uscita curva. Sia Hamilton che Leclerc hanno avuto questo tipo di dinamica in pista, soffrendo non poco con l’handling. Stava poi al loro talento riuscire a centrare l’ingresso per non perdere il posteriore in uscita. Specifichiamo che un leggero sovrasterzo è quasi naturale in quella curva. Anche la McLaren stessa aveva un lieve eccesso di rotazione in uscita.

Ferrari F1 SF-25
Primo piano di Charles Leclerc, in azione con la SF-25 durante le Fp2 del Giappone 2025

Anche all’uscita del tornantino i piloti della Ferrari hanno mostrato eccesso di rotazione. Solo in curva 11, la SF-25 numero 16 ha perso circa 1 decimo e mezzo. Ieri parlavamo di un grosso passo avanti richiesto in curva 13 e 14, dove le due Rosse perdevano, in pochi metri, ben 3 decimi. Oggi la situazione è migliorata sensibilmente, con Leclerc che è riuscito a mantenere costante il distacco durante la fase di cornering.

La differenza di traiettorie tra la SF-25 e la MCL39

Osservando gli onboard notiamo il rendimento in curva della Ferrari rispetto alle due McLaren, che prendiamo come vetture di riferimento. Le MCL39 riuscivano a utilizzare parte dei due cordoli interni, mentre entrambi i ferraristi non poteva far altro che sfiorarlo avvicinandosi. Inoltre, Leclerc ha sofferto di instabilità in questa zona, che gli ha fatto ulteriormente perdere il punto di corda, come nelle immagini a seguire.

Anche la scuderia di Woking, pur con la vettura più veloce, nel complesso non ha ottimizzato il risultato in qualifica. Norris, pur facendo un primo settore quasi perfetto, ha dovuto arrendersi alla super prestazione super di Verstappen. L’olandese oggi è stato eccezionale e posiamo spiegare effettivamente il perché. Iniziamo con dire che McLaren, in realtà, si aspettava che la Red Bull fosse abbastanza vicina.

Ferrari F1 SF-25
Confronto curva 13: Charles Leclerc (Ferrari) vs Lando Norris (McLaren) nelle qualifiche del Gran Premio del Giappone

La RB21 è parsa abbastanza bilanciata, con un anteriore molto solido che ha deciso la pole. Inoltre ha fatto vedere un posteriore che quest’oggi è stato anche più stabile rispetto alla MCL39. Ieri Max non aveva affatto brillato, ma avevamo evidenziato come in alcune zone il team austriaco poteva estrarre più potenziale e come in altre c’erano dei limiti che andavano rimossi. Il lavoro notturno al simulatore è stato molto utile.

Red Bull ha sbloccato la performance nel T2 per estrarre il potenziale inespresso dalla RB21. Nel primo settore hanno fatto un bel passo in avanti. D’altronde, lo ripetiamo, la monoposto blue racing è la vettura con il carico aerodinamico maggiore proveniente dal fondo. Durante la Q1, Verstappen si lamentato dell’attivazione all’anteriore, dove soffriva di sottosterzo nel primo settore della pista nipponica.

Il Cavallino Rampante limita i danni

Nel T2 e sino all’ultima chicane, la MCL39 di Norris aveva un leggero vantaggio. Max si è tenuto vicino per tutto il giro, ma all’ultima staccata ha guadagnato tantissimo. Il tutto tenendo presente che che, in percorrenza di questo cambio di direzione, sia McLaren che Ferrari hanno fatto meglio, riuscendo a utilizzare ben più cordolo, come si può vedere nel confronto a seguire tra la RB21 e la MCL39.

Ferrari F1 SF-25
Confronto ultima chicane: Lando Norris (McLaren) vs Max Verstappen (Red Bull) nelle qualifiche del Gran Premio del Giappone

Nel complesso, possiamo senza dubbio asserire che la Ferrari ha in parte limitato i danni con il pilota monegasco. Le McLaren e la Red Bull di Verstappen si adattano molto bene a questo tracciato per il tipo di costruzione del setup che eseguono. Fare di più non era possibile con questo tipo di assetto e l’attuale pacchetto di cui la Rossa dispone. Si attendono gli sviluppi per cambiare il trend.

Razionalmente, la sfida del Cavallino Rampante era contro la Mercedes, che costruisce il setup in maniera più similare alla SF-25. Red Bull, grazie soprattutto a Verstappen, ha trovato quella famosa finestra in cui la RB21 vola e ha un bilanciamento quasi perfetto. Poco sotto o poco sopra a questo range la performance decade, anche considerando che il gruppo dei primi è molto ristretto.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv