Ferrari, fatica nell’attivazione delle Soft: Fp3 GP Arabia Saudita
Ferrari deve fare un passo avanti. Si riaccendono i motori della F1 per la terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita. Nella giornata di ieri, la McLaren ha mostrato ancora una volta i muscoli, con Lando Norris e Oscar Piastri davanti a tutti. La MCL39 continua dunque a dettare legge, […]

Ferrari deve fare un passo avanti. Si riaccendono i motori della F1 per la terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita. Nella giornata di ieri, la McLaren ha mostrato ancora una volta i muscoli, con Lando Norris e Oscar Piastri davanti a tutti. La MCL39 continua dunque a dettare legge, e sembra che anche nelle curve sinuose e velocissime del tracciato di Jeddah, la musica possa essere la stessa.
Primo run interlocutorio
La Ferrari è costretta ancora a inseguire, nonostante un Charles Leclerc sempre più a proprio agio con la SF-25. Ieri qualche problemino nel mettere insieme un giro con le gomme Soft, con il quarto tempo ottenuto soltanto dopo aver effettuato diverse regolazioni. Si attende, ancora, Lewis Hamilton, soltanto tredicesimo e lontano dalle prestazioni del compagno di squadra fino a questo momento.
Le due Ferrari scendono subito in pista per il primo stint delle FP3 con gomme Soft, puntando a ottenere riferimenti cronometrici sfruttando l’aderenza extra. Le temperature più alte rispetto alle FP2 riducono l’efficacia delle mescole. I primi giri sono puliti ma chiaramente interlocutori: l’obiettivo è valutare il bilanciamento generale. Si parla già di possibili aggiustamenti all’anteriore. Leclerc deve limare nelle curve 1, 4 e 16, mentre Hamilton può migliorare nella 22.
Dopo un doppio giro di raffreddamento per gestire l’usura degli pneumatici, i piloti tornano a spingere. Emergono però leggere instabilità nei rapidi cambi di direzione, soprattutto per il monegasco, che in curva 27 rischia grosso con una correzione che lo porta quasi contro il muro. Leclerc resta comunque in controllo, mentre Hamilton appare più in sintonia con la vettura, mostrando una guida più fluida e precisa nel traffico.
Il run si conclude con un rientro ai box, utile a raccogliere ulteriori dati e fare il punto sulla messa a punto. Anche in questa sessione il traffico resta un elemento critico, rendendo difficile trovare giri puliti. In generale, il bilanciamento della SF-25 sembra vicino al target, ma servono ancora piccoli ritocchi per perfezionare la prestazione in vista della qualifica. L’impressione è che il sette volte campione del mondo sia più a suo agio con la vettura.
Gomme nuove, ma ancora problemi
Le Ferrari tornano in pista per il secondo run, sempre con le Soft usate. Dopo un outlap tranquillo, i piloti iniziano a spingere. Il comportamento delle vetture conferma le sensazioni del primo stint, anche se si nota un passo avanti nei tratti più tecnici, dove Leclerc in particolare è più incisivo nelle curve lente. Resta il dubbio se la squadra abbia alleggerito leggermente la rigidezza delle sospensioni.
Nel primo settore la stabilità è migliorata, ma nei cambi di direzione emerge qualche incertezza rispetto al venerdì. Nel secondo tentativo, Charles mette insieme un ottimo giro, interrotto solo da una leggera correzione in curva 13 per evitare il sovrasterzo. Nel complesso, il ritmo è solido e costante, ma va sottolineato che le alte temperature dell’asfalto possono alterare il comportamento dell’auto, rendendo meno immediata la lettura del bilanciamento nei tratti più rapidi.
Per il terzo e ultimo run, le due Ferrari tornano in pista con un nuovo set di Soft, puntando a segnare un tempo competitivo. L’attenzione è tutta sul warm-up, ma Hamilton commette subito un errore in curva 1 per via di un attivazione non ottimale delle gomme. Leclerc completa un giro piuttosto pulito, ma lascia per strada circa un decimo e mezzo tra curva 4, 13 e 16.
Entrambi faticano ad attivare correttamente le coperture al primo giro lanciato, perdendo l’efficacia iniziale della gomma. Charles chiede più carico all’anteriore, quattro clic ottenuti dopo che il box lo convince a rinunciare agli otto richiesti. Dopo due tornate di raffreddamento, Leclerc commette un errore nel T1 e alza il piede, mentre Hamilton riesce a chiudere il giro, limando quattro decimi.
Nonostante il miglioramento, il britannico non è soddisfatto della gestione delle gomme. I tentativi successivi non portano a grandi cambiamenti, con un ulteriore push dopo un outlap molto lento. Il bilanciamento della SF-25 appare nel complesso buono, seppur con un pizzico di sottosterzo. Il vero nodo resta la difficoltà nell’attivazione delle Soft, acuita dalle alte temperature dell’asfalto.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari