Ferrari, aggiornamenti sdoppiati: ultima speranza in canna
L’auspicio Ferrari è legato agli aggiornamenti. A chi piacciono i numeri, avrà sicuramente constatato che i famosi 3 decimi di distacco al giro, a Miami si sono praticamente triplicati. Una situazione che non fa ben sperare per il prossimo futuro: il realismo dev’essere considerato, perché quando si tratta di F1 nulla succede per caso. Lo […]

L’auspicio Ferrari è legato agli aggiornamenti. A chi piacciono i numeri, avrà sicuramente constatato che i famosi 3 decimi di distacco al giro, a Miami si sono praticamente triplicati. Una situazione che non fa ben sperare per il prossimo futuro: il realismo dev’essere considerato, perché quando si tratta di F1 nulla succede per caso. Lo sa bene McLaren, che domina senza affanno.
Il miracolo atteso dalla Rossa
l team di Woking sta per sparare i primi update stagionali. Il paddock sa bene che la scuderia britannica difficilmente sbaglierà questa operazione. Per questo lo scenario assume tinte ancora più fosche. Ferrari può sicuramente migliorare la vettura, ma pensare che possa raggiungere i più bravi è piuttosto utopico. Senza contare Mercedes, Red Bull o la Williams, che in Florida ha battuto pure lei la Rossa.
La situazione è critica e, proprio per tale ragione, con una visione d’insieme decisamente più ampia, forse, a malincuore, sarebbe meglio, ancora una volta, dare per morto il campionato e pensare esclusivamente all’anno prossimo. Prima però, considerando che i soldi sono già stati spesi, il Cavallino Rampante testerà in pista diverse novità per capire se davvero l’annata può andare in archivio.
Altra speranza riguarda la direttiva TD18 che nel pensiero collettivo dovrebbe rallentare Mercedes ma sopratutto McLaren. In realtà, considerando a livello tecnico lo status attuale della SF-25, i provvedimento della Federazione Internazionale potrebbe essere mal digerito dalla Rossa. Il passato d’altronde non aiuta, in quanto ogni singolo cambio regolamentare degli ultimi anni non ha mai aiutato. Al contrario si è incaricato di affossare la Ferrari. ù
SF-25: la brutta figura nasce da una ragione ben precisa
Per quanto Miami fosse un tracciato impegnativo, il compromesso aero-meccanico che ci si aspettava di trovare non è stato nemmeno lontanamente avvicinato. Di fatto, la Rossa non è riuscita a costruire il setup su alcun punto forte. La finestra di funzionamento, come sappiamo è parecchio ridotta, ma in Florida lo era ancora du più. Ovviamente si parla di una sola gara, e sono molti i fattori che possono aver influito sulla brutta performance.
Con l’unica prova libera a disposizione, il tempo per mettere a punto l’assetto — attualmente molto difficile da trovare — è stato del tutto insufficiente. Consideriamo che, nelle uniche libere Ferrari si è trovata a seguire solo i feedback dei piloti per mettere a punto un setup ancora una volta “estremo”, obbligati a stravolgere altezze da terra e rigidezze sospensive, sia all’anteriore che al posteriore.
Di solito il team si presenta con un setup base migliore con una progressione più lineare. Tutto è mancato. Per ottimizzare curve veloci e lente, bisogna trovare un compromesso che funzioni a livello di incidenze e rigidezze sui due assi. Per cercare di coprire l’intero giro, la squadra di Maranello ha perso completamente la direzione corretta, un fattore che è risultato piuttosto evidente negli Stati Uniti.
Con una messa a punto inefficace, i piloti si sono ritrovati a bordo di una vettura che non è riuscita quasi mai a brillare in gara. Toto Wolff, per fare un esempio, ha spiegato bene la differenza principale con McLaren: in Mercedes riescono a mettere la vettura nel cosiddetto “sweet spot” solo per alcuni giri, mentre a Woking riescono a farlo sempre, trovando il corretto punto di lavoro a ogni giro. Ecco, Ferrari non si avvicina nemmeno a Mercedes…
Ferrari pronta all’all-in: sarà sufficiente?
Vasseur ha parlato degli aggiornamenti che arriveranno nelle prossime gare. In questo momento sono più che necessari, visto che, per quanto Miami sia andata male, il team italiano pensava di essere almeno a livello della Mercedes. Al contrario si è trovata a combattere con la Haas e soprattutto con le due Williams. Ovviamente in Florida è andato storto e i livello della SF-25 è presumibilmente più alto.
Tuttavia nessuna squadra sta a guardare e come l’auto modenese pure le altre verranno modificate. Il primo lavoro che va fatto è verificare la creazione del setup al simulatore, perché non centrare al primo colpo l’assetto ci può stare, ma avere informazioni così lontane dalla realtà come successo in Florida non è affatto un buon segnale, questo al netto della coperta corta che va corretta solo con novità.
Il team principal della Rossa ha perso parte della sua credibilità nell’ultimo mese. Ciò malgrado conferma che tra Imola e Barcellona arriveranno le correzioni del caso. Serve più carico per ampliare la mappa aerodinamica e avere più capacità di trovare equilibrio con la vettura. Inoltre il tema altezze da terra va risolto una volta per tutte, idem per quanto riguarda l’attivazione delle coperture.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich