F1 | Perez sull’addio alla Red Bull: “Tutto è successo molto rapidamente”
L’avventura di Sergio Perez in Formula 1 al momento riporta come appuntamento finale quello del Gran Premio di Abu Dhabi

L’avventura di Sergio Perez in Formula 1 al momento riporta come appuntamento finale quello del Gran Premio di Abu Dhabi 2024. Il messicano lo scorso anno ha infatti pagato le difficoltà riscontrate al volante della vettura di Milton Keynes, con la squadra anglo-austriaca che ha deciso di concludere anticipatamente la collaborazione puntando su Liam Lawson.
Una soluzione che non ha dato riscontri positivi, con l’esperienza in Red Bull del neozelandese durata solamente due gare. Dopo l’appuntamento di Shanghai infatti i vertici di Milton Keynes hanno deciso di retrocedere Lawson in Racing Bulls, promuovendo al fianco di Max Verstappen il giapponese Yuki Tsunoda.
Perez, discutendo dell’addio avvenuto lo scorso inverno, ha sottolineato come la decisione presa dalla Red Bull sia stata molto rapida.
“È successo tutto molto tardi nella stagione – ha detto Perez, intervistato da F1.com – Non mi aspettavo che accadesse. È diventato tutto più chiaro solamente quando siamo arrivati in Qatar e abbiamo iniziato a discutere e a negoziare la mia uscita dalla squadra. Tutto è successo molto velocemente. È stato bello avere questo periodo di tempo per fare un passo indietro, vedere lo sport dall’esterno e rendermi conto del percorso che ho fatto finora in molti settori”.
Il messicano ha aggiunto: “Mi sento in una posizione privilegiata nella mia carriera, sapendo di aver sempre sfruttato al massimo tutte le mie opportunità e questo per me come atleta è molto importante”.
Da parte di Checo non è mancato un pensiero sulla Red Bull: “Voglio realmente che la squadra faccia bene, perché ho molti amici. Ho trascorso quattro anni con loro e voglio che vadano bene. È una cosa molto difficile da raccontare. In questo momento sono all’esterno, sono stato in contatto con alcuni membri del team, ma quando non si è all’interno è difficile sapere cosa sta succedendo. La macchina è piuttosto difficile da sfruttare al 100%, per ottenere la fiducia necessaria, e le cose con cui ho faticato, anche Adrian (Newey, ndr) ne ha parlato”.