Death Stranding 2: On the Beach Anteprima
Ci sono poche cose sicure nel gaming e una di queste è la capacità di Hideo Kojima di attirare a sé tutta l’attenzione, anche dei detrattori. La pubblicazione del trailer di Death Stranding 2: On the Beach è stato un vero e proprio evento in sé. Vuoi per la lunghezza (ben 10 minuti), vuoi anche […] L'articolo Death Stranding 2: On the Beach Anteprima proviene da Vgmag.it.


Ci sono poche cose sicure nel gaming e una di queste è la capacità di Hideo Kojima di attirare a sé tutta l’attenzione, anche dei detrattori. La pubblicazione del trailer di Death Stranding 2: On the Beach è stato un vero e proprio evento in sé. Vuoi per la lunghezza (ben 10 minuti), vuoi anche per il quantitativo esagerato di informazioni che ha comunicato al pubblico. In particolare, ci riferiamo alla data di release ufficiale che è il 26 giugno 2025 e all’apertura dei preordini prevista per il 17 marzo. Considerando lo storico di Kojima, possiamo ritenere queste indicazioni come molto sicure. Una novità che potremmo definire una vera bomba per noi italiani è la presenza di Luca Marinelli. L’attore italiano ha fatto breccia nel cuore cinematografico di Kojima tanto da averlo cercato fino alle pendici del Tibet pur di averlo nel cast. Un corteggiamento da parte del giapponese che ha avuto vita facile in questo compito dato che il nostro connazionale si è rivelato essere un fan di lunga data della saga di Metal Gear. Un’altra collaborazione stellare di cui si fregia il titolo è sicuramente quella con il musicista e produttore musicale Woodkid che ha curato la main song e la colonna sonora. Un sodalizio che si è concretizzato con l’assegnazione di un ufficio personale proprio negli studi di Kojima Production.
Indizi di trama…
Avevamo lasciato Sam Porter Bridges ad accudire la piccola Lou e allontanato l’avvento della Sesta Estinzione solo temporaneamente, tagliando ogni contatto con Amelie. Il mondo è ancora in pericolo, sebbene non più stretto nella minaccia della crono-pioggia. Il Chiralium ha ancora la capacità di stravolgere l’ambiente e dalle pozze di bitume escono mostruosità ancor più terrificanti. Se nel primo capitolo dovevamo fare i conti con i Muli e con gli Homo Demens, una nuova fazione si svela al mondo con un Higgs redivivo che combatte a suon di chitarra elettrica. Alcune vecchie presenze si riconfermano come Fragile e Heartman e nuovi protagonisti come la misteriosa Tomorrow o Neil/Big Boss (interpretato proprio da Marinelli) stanno infiammando le discussioni dei fan sul loro ipotetico ruolo in questo capitolo. Di certo, quello che salta di più all’occhio è il messaggio finale “Non avremmo dovuto connetterci” che va in completa controtendenza con quanto esplicitato nel primo capitolo. Quale sia il succo della discussione messa in piedi da Kojima resta ancora nel mistero ma, nel rivedere la sua posizione, l’autore è stato piuttosto esplicito: siamo un mondo sempre più connesso ma anche più diviso. D’altro canto, ci sono altri due aspetti che ci hanno davvero incuriositi. Il primo è la possibile presenza di due linee cronologiche diverse dove una delle due sembra narrare eventi antecedenti al primo capitolo. Il secondo è la possibilità di poter ingaggiare battaglie stile kaiju, creando una sorta di Evangelion di catrame con la Magellan come testa. Non pensiamo che l’aver mostrato Heartman fare una cosa simile possa avere solo una funzione cinematografica. Stiamo parlando di Kojima ed è impossibile credere che non abbia voluto aggiungere qualcosa totalmente fuori dagli schemi.
.. e squarci di gameplay
Nel trailer trova posto anche qualche indizio sul gameplay di Death Stranding 2: On the Beach che sembra conservare alcune meccaniche base come la consegna di pacchi e l’esistenza di strutture per facilitare il viaggio. Alcune di esse sembrano essere fisse, data la scomparsa della crono-pioggia che distruggeva tutto con il passare del tempo. Non è stato reso noto se il multiplayer asincrono sia ancora presente. Dato il messaggio che soggiace all’opera, la probabilità che non sia stato incluso è verosimile. Un’altra caratteristica peculiare è la differenziazione dei biomi: si vedono paesaggi boreali, foreste, zone carsiche. Non sappiamo se siano riconducibili tutte al territorio degli USA o se siano location al di fuori dei confini statunitensi, ma di certo è una variazione sul tema piuttosto interessante perché significa che dovremo adattarci a diversi terreni e condizioni climatiche. Si notano anche condizioni atmosferiche di vario genere come tempeste di sabbia, valanghe e inondazioni. Tuttavia, continua a non convincerci del tutto il combattimento che presenta mostri con dinamiche più complesse ma animazioni ancora impacciate, e uno shooting apparentemente letale ma non molto dissimile da quello originale che non spiccava per esecuzione. Ciononostante, se si osserva bene si notano alcune soluzioni tecniche prese probabilmente da Metal Gear V, infatti si vedono elmetti saltare via nel tentativo di mettere a segno un headshot contro i nemici.
Mix perfetto di certezze e dubbi
Hideo Kojima è un maestro nel fugare i dubbi e di installarne di nuovi per mantenere l’hype alle stelle sulle proprie produzioni. Siamo sicuri che la comunicazione verso il pubblico non si fermerà qui e con l’avvicinarsi della release, l’autore avrà ancora molto da dirci sull’ultima sua fatica. Non possiamo che aspettare il 26 giugno per saperne di più.
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