
Ciclo del carbonio su Marte: una scoperta che riscrive la storia del Pianeta Rosso Una delle
scoperte più sorprendenti degli ultimi anni arriva direttamente dal
Cratere Gale, grazie al lavoro del rover
Curiosity della
NASA. Secondo i dati pubblicati sulla rivista
Science, un team internazionale di ricercatori ha identificato
tracce significative di siderite, un
carbonato di ferro che si forma in presenza di
anidride carbonica e acqua liquida, condizioni compatibili con un passato
abitabile per Marte. Il materiale è stato rilevato in
strati ricchi di solfati del Monte Sharp, e questo suggerisce un
antico ciclo del carbonio simile a quello terrestre. Il professor
Ben Tutolo dell’
Università di Calgary, parte del progetto, ha definito la scoperta un
passo fondamentale per comprendere la
transizione climatica del pianeta da un ambiente
umido e caldo a uno
freddo e arido. Un evento catastrofico simile alla grande estinzione terrestre Circa
250 milioni di anni fa, la Terra fu scossa da un evento devastante noto come
la grande estinzione di massa, che cancellò circa l’80% delle specie viventi. I dati di
Curiosity indicano che anche
Marte potrebbe aver vissuto un
evento analogo, segnato da una
trasformazione climatica drastica. La presenza abbondante di
sali solubili nelle rocce analizzate suggerisce un processo di
“grande essiccazione” del pianeta. Secondo i ricercatori, questa fase potrebbe rappresentare un
punto di non ritorno, dove Marte ha perso definitivamente le condizioni favorevoli alla vita. Il sequestro del carbonio e la fine dell’abitabilità La formazione di
carbonati sedimentari su Marte implica che il pianeta possedesse un’atmosfera abbastanza
densa di CO2 da sostenere acqua allo stato liquido. Tuttavia, il
precipitarsi della CO2 atmosferica sotto forma di siderite avrebbe causato un drastico raffreddamento globale, rendendo il pianeta inabitabile. Il professor Tutolo evidenzia che questo fenomeno può essere letto come una
lezione climatica universale. Il
sequestro naturale del carbonio, osservato oggi su Marte, è sorprendentemente simile agli sforzi terrestri per
rimuovere la CO2 atmosferica, in un tentativo di contrastare il
riscaldamento globale. Studio della siderite: un ponte tra Marte e la Terra Secondo Tutolo, comprendere la
formazione dei carbonati marziani non solo arricchisce la nostra conoscenza del Pianeta Rosso, ma ci offre
strumenti preziosi per affrontare la crisi climatica sulla Terra. Lo studio della
fragilità dell’abitabilità marziana offre un monito: anche un pianeta apparentemente stabile può
crollare climaticamente. Il team di
Curiosity continuerà a esplorare il
Cratere Gale, alla ricerca di
altre formazioni ricche di solfati, per ricostruire con maggiore precisione la
storia atmosferica di Marte. Capire
cosa è andato storto su Marte potrebbe, secondo gli esperti, essere
la chiave per proteggere il futuro della Terra.
Marte: scoperti indizi di un’antica estinzione simile a quella terrestre