F1 | Motori 2026, è scontro sulla parte elettrica. La furia di Wolff: “Una barzelletta”

La Formula 1 si prepara a una nuova guerra politica. Nel 2026 entreranno in vigore i regolamenti tecnici che modificheranno

Apr 24, 2025 - 13:07
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F1 | Motori 2026, è scontro sulla parte elettrica. La furia di Wolff: “Una barzelletta”

La Formula 1 si prepara a una nuova guerra politica. Nel 2026 entreranno in vigore i regolamenti tecnici che modificheranno in modo sostanziale le power unit e l’aerodinamica delle monoposto. Sebbene queste regole siano state approvate da tempo, non sembrano trovare un consenso unanime. Alcuni costruttori, ovvero Ferrari e Red Bull, hanno manifestato apertura verso una possibile revisione della ripartizione della potenza delle nuove PU, attualmente prevista in una suddivisione paritaria: 50% proveniente dal motore termico e 50% dall’elettrico. Una configurazione che solleva dubbi non solo tra le squadre, ma anche tra diversi addetti ai lavori e una vasta parte del pubblico.

Esclusa la possibilità di tornare ai motori aspirati, per i prossimi tre anni quantomeno avremo quindi una tecnologia che già in partenza sembra non convincere. La F1 Commission nella giornata di oggi discuterà in merito a una diminuzione della componente elettrica, perché c’è il rischio che le monoposto del 2026 possano faticare ad arrivare a fine rettilineo senza dover risparmiare energia, con i piloti costretti ad alzare il piede. Evidentemente qualcosa è andato storto nel progetto iniziale del regolamento, ma la sensazione è che alcuni costruttori abbiano lavorato meglio di altri, e per questo motivo infatti si oppongono a un qualsivoglia cambiamento.

Tra questi c’è ovviamente la Mercedes, con il suo team principal Toto Wolff che non le manda a dire: “Leggere l’ordine del giorno della F1 Commission è quasi divertente quanto certi commenti che si trovano su Twitter sulla politica americana. Vorrei davvero evitare di espormi con dichiarazioni, ma è difficile non commentare: è una barzelletta. Appena una settimana fa si è tenuta una riunione tecnica sui motori, e ora ci ritroviamo di nuovo con le stesse questioni all’ordine del giorno”.

Horner sta con la FIA: le regole 2026 fanno già paura

In Bahrain si è infatti parlato in merito ai motori del futuro, non solo sul possibile ritorno ai V10/V8 (non prima del 2029), ma anche sui regolamenti 2026. La riduzione dell’elettrico sotto al 50% non sta bene a Mercedes, Audi e Honda, le quali sembrano fare fronte comunque in tal senso, evidentemente perché sanno di aver lavorato bene. Red Bull e Ferrari non sono convinte, con Christian Horner apertissimo a eventuali cambiamenti in corso d’opera: “Penso che si tratti di un tema che avevamo sollevato già due anni fa, ma non siamo stati noi a spingere affinché fosse inserito all’ordine del giorno questa settimana”.

“La FIA ha svolto le proprie analisi e, da quanto capisco, l’obiettivo è evitare situazioni in cui i piloti siano costretti a risparmiare eccessivamente durante le gare. Sarebbe poco interessante per lo spettacolo e molto frustrante per chi è al volante. Non abbiamo fatto pressioni né presentato richieste in merito – conclude l’inglese, citato da Autosport – ma se questa decisione viene presa nell’interesse dello sport, allora è giusto sostenerla”.

Di fatto, si vorrebbe ridurre la potenza dell’elettrico in gara da 350 a 200 KW, quindi dal 50% inizialmente previsto al 35%. Questo inficia ovviamente sulle prestazioni in pista, con i costruttori tedeschi e giapponesi che non sono per nulla d’accordo, sapendo (e sperando) di avere un grosso vantaggio in partenza.

Una situazione che vede quindi due fazioni ben distinte: la FIA si è “messa nei guai” da sola con questo nuovo regolamento fatto quasi esclusivamente per attirare nuovi costruttori, ma la possibilità di ridurne la vita da cinque a tre anni, fa già capire come il buco nell’acqua sia piuttosto evidente. La Formula 1 del 2026 rischia di essere un flop a vantaggio di uno o due team, i quali avrebbero certamente il merito di aver lavorato meglio degli altri, ma al tempo stesso, la competizione andrebbe nuovamente a farsi benedire.