F1 | Ferrari SF-25 – Situazione drammatica, Turrini: “Progetto dannatamente complicato”

Le prestazioni mostrate in questo inizio 2025 dalla Ferrari SF-25 hanno deluso tutti: Turrini spiega quali sono i problemi della monoposto con una visione futura non rassicurante

Siamo sempre lì. E’ la stessa storia ormai da anni. Si inizia l’anno con tutti i buoni propositi e costantemente, nel periodo di marzo, questi vengono distrutti. Anche in questo 2025 le aspettative sulla Ferrari SF-25 erano altissime e ora, dopo due Gran Premi, tutti quanti sono rimasti molto delusi: Leo Turrini da una lettura su quali siano i problemi che affliggono la monoposto di Maranello di Leclerc e Hamilton.

Usciti da Melbourne tutti hanno mantenuto la calma. Circuito “anomalo”, condizioni metereologiche avverse, risultati leggermente compromessi. Ma uscendo dal weekend cinese, la situazione è sempre la stessa, non ci sono scusanti. La Ferrari è a tutti gli effetti il quarto team in questo inizio 2025. McLaren sta avanti, Verstappen e Russell sono attaccabili.

Nel GP di Cina, infatti, si sono ripetuti gli stessi problemi dell’Australia. Una monoposto che parte bene, come si è visto nelle qualifiche shootout e nelle sprint, e che appena modificata cambia totalmente comportamento. Molto probabilmente infatti, anche in questa occasione gli ingegneri sono stati costretti ad alzare le monoposto per elevata usura dello Skid Block.

Guardando poi cosa è successo, diciamo che questo non ha portato a dei vantaggi. Entrambe le vetture sono state squalificate e, quella di Hamilton, proprio a causa dell’usura della tavola posizionata sul fondo. A riguardo è intervenuto Leo Turrini che in un’intervista a Sky Sport 24 ha dato una sua lettura ai problemi della SF-25.

“La mia sensazione è che questa rossa, la SF-25, sia figlia di un progetto molto complicato da un punto di vista tecnico. Non vorrei però che fosse veramente troppo complicato. E’ vero che sono stati solo i primi due Gran Premi, ma stanno facendo una dannatissima fatica per trovare gli equilibri giusti della vettura”. 

“Sentiamo i piloti dire continuamente che hanno problemi a tenere la monoposto in strada. Melbourne era stata una vera e propria catastrofe mentre in Cina, ovviamente prima della squalifica, è andata un filo meglio. Nel team non sono per nulla contenti. Hanno la convinzione di non avere in mano un mezzo che permetta loro, tutte le gare, di essere competitivi“. 

“Cosa dire in questi casi? La solita cosa: ‘Dobbiamo lavorarci sopra’”, scherza il giornalista italiano.

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*Foto in copertina, credits: Scuderia Ferrari

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