F1 | Ferrari e McLaren a rapporto dalla FIA per il mini-DRS?

Nel mondo della Formula 1, tra i test del Bahrain e il Gran Premio d’Australia, si parla e non poco

Mar 6, 2025 - 13:51
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F1 | Ferrari e McLaren a rapporto dalla FIA per il mini-DRS?

Nel mondo della Formula 1, tra i test del Bahrain e il Gran Premio d’Australia, si parla e non poco della questione mini-DRS. La Red Bull, tramite le parole del suo direttore tecnico Pierre Waché, ha accusato Ferrari e McLaren di aver utilizzato questo “marchingegno”, assolutamente vietato dal regolamento, durante la tre giorni di prove di Sakhir. Ricordiamo come lo scorso anno proprio il team di Woking era stato accusato dai contendenti esattamente per questo motivo, tant’è che la vittoria a Baku di Piastri ai danni di Leclerc ha fatto storcere il naso ai più, vista la grande efficienza in rettilineo della MCL38 nonostante fosse priva di DRS, al contrario della Ferrari subito alle sue spalle. Dalla telecamera posteriore, quella che inquadrava l’ala della monoposto britannica, si poteva notare una leggera apertura dell’ala posteriore, favorendo la difesa anche senza l’ausilio dell’ala mobile.

Per capire la questione, bisogna considerare che le monoposto di Formula 1 devono rispettare rigidi controlli tecnici imposti dalla FIA. Questi test, però, sono statici, ovvero vengono eseguiti su vetture ferme. Le squadre, dunque, cercano soluzioni per far sì che alcuni componenti si comportino diversamente quando la macchina è in movimento. Nel caso specifico, Ferrari e McLaren avrebbero lavorato sulla flessibilità dei materiali dell’alettone posteriore e sulla rigidità dei supporti che lo collegano al fondo della vettura. Questo permetterebbe all’ala di inclinarsi leggermente quando la monoposto è in piena accelerazione, riducendo la resistenza all’aria e aumentando la velocità in rettilineo. Non appena l’auto rallenta, l’ala torna alla sua posizione originale, superando senza problemi i controlli della Federazione.

Il posteriore della Ferrari di Lewis Hamilton durante i test in Bahrain

Red Bull, insospettita dal comportamento in pista delle vetture rivali, ha sollevato ufficialmente la questione con la FIA durante i test in Bahrain. Al momento però, i commissari non hanno ritenuto irregolare la soluzione adottata da Ferrari e McLaren. Non soddisfatta, la scuderia di Milton Keynes ha preparato un dossier dettagliato per spingere la Federazione a indagare più a fondo. Secondo le ultime informazioni, raccolte dagli amici di FUnoAnalisiTecnica, la FIA potrebbe effettuare in queste ore controlli più approfonditi direttamente nelle fabbriche di Ferrari e McLaren prima dell’inizio del campionato. Tra l’altro, sembra che ispezioni più severe siano attese anche durante il weekend del Gran Premio d’Australia.

Ovviamente, in termini di tempistiche, siamo molto ristretti, visto che le macchine saranno in viaggio per Melbourne in queste ore, avendo la prima sessione di prove libere tra una settimana, e non è escluso che i controlli possano essere già avvenuti, magari tra ieri e oggi. Sono comunque questioni molto riservate, e si tende sempre a non alimentare ulteriori polemiche. Per il momento, in Ferrari sono tranquilli, con la certezza di poter respingere qualsiasi accusa senza difficoltà. Resta da vedere se questa vicenda avrà ulteriori sviluppi o se, come spesso accade in Formula 1, si tratta solo di una mossa politica per mettere pressione agli avversari prima dell’inizio della stagione.