F1 | Doppia squalifica Ferrari in gara, non succedeva dal 1999: il GP che ha determinato il mondiale

Entrambi i piloti della Ferrari hanno subito una squalifica al termine del secondo appuntamento della stagione di F1: l’ultima volta non era andata poi così male. Il 2025 per la Ferrari non è iniziato nel migliore dei modi: nella seconda tappa della nuova stagione di ... Leggi tutto L'articolo F1 | Doppia squalifica Ferrari in gara, non succedeva dal 1999: il GP che ha determinato il mondiale proviene da F1ingenerale.

Mar 23, 2025 - 20:23
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F1 | Doppia squalifica Ferrari in gara, non succedeva dal 1999: il GP che ha determinato il mondiale

Entrambi i piloti della Ferrari hanno subito una squalifica al termine del secondo appuntamento della stagione di F1: l’ultima volta non era andata poi così male.

Il 2025 per la Ferrari non è iniziato nel migliore dei modi: nella seconda tappa della nuova stagione di F1, il team italiano ha collezionato una doppia squalifica. Anche se per motivi diversi, Leclerc e Hamilton hanno subito questa sanzione in Cina: lo stesso era successo a Schumacher e Irvine, ma una scoperta successiva aveva cambiato le sorti del campionato.

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Entrambi i piloti Ferrari squalificati dopo la gara: non succedeva dal 1999
Fonte: Scuderia Ferrari

Il weekend di gara in Malesia

Micheal Schumacher è arrivato in Malesia dopo sei GP di inattività. Nella gara in Gran Bretagna del 1999, infatti, un incidente aveva causato una frattura alla gamba. Il pilota tedesco è tornato in ottima forma, e ha trovato una Ferrari altrettanto preparata. Insieme ad Irvine, il compagno di squadra, hanno dominato le qualifiche, con Michael che si è assicurato la pole position.

Passando alla domenica, la gara è iniziata nel segno delle due Ferrari, anche se poi sono entrate in difficoltà. Analogamente a quanto abbiamo visto nella gara di domenica in Cina, i due piloti di Maranello hanno ricevuto un ordine di scuderia, ma per motivi differenti. Se nel weekend di Shanghai l’obiettivo era far passare Leclerc per provare l’attacco su Russell, in quel di Sepang Schumacher ha lasciato spazio a Irvine per provare a difendere la doppietta.

L’intenzione non è andata a buon fine in casa Ferrari, perché Coulthard non ha dovuto faticare tanto per salire in seconda posizione. Il ritiro del pilota scozzese pochi giri dopo, però, ha permesso a Schumacher di ricomporre l’1-2 rosso. A seguito di un pit stop che ha fatto retrocedere Irvine, il compagno di squadra tedesco ha deciso di farlo passare, regalandogli così quella che diventerà l’ultima vittoria in carriera di Eddie.

L’investigazione post-gara in Malesia

La Ferrari ha passato i guai dopo la conclusione della corsa, perché la FIA ha ritenuto irregolari i deviatori di flusso. Questi, infatti, sporgevano dalla vettura 10 mm in più rispetto al massimo consentito dall’articolo 3.12.1 del regolamento tecnico. Così, dopo poche ore dalla bandiera a scacchi, l’1-2 conquistato si è trasformato in una doppia squalifica. Nei giorni successivi la questione è stata approfondita dai tecnici della Ferrari, ed è così arrivata la richiesta di revisione, che ha portato le parti ad un confronto in tribunale.

Ciò che è emerso, è che la Federazione non aveva preso in considerazione i 5 mm di tolleranza stabiliti dall’articolo 3.12.6. Ma i deviatori di flusso della Ferrari sporgevano di 10 mm, e allora come hanno fatto a cambiare gli esiti di questo GP? La lunghezza dell’elemento che ha inizialmente condannato i due piloti della Rossa alla squalifica era stata misurata correttamente. La furbata della Ferrari sta nell’inclinazione, perché grazie a questa il deviatore di flusso sporgeva di soli 4,5 mm.

Questo ha permesso alla Ferrari di essere assolta dalle colpe attribuite dalla FIA, che ha fatto le spese di questo episodio. Il tribunale d’Appello ha infatti bocciato i mezzi di controllo utilizzati dai tecnici della Federazione. A rimetterci dopo questo ricorso sono stati anche Mika Hakkinen e la McLaren, che con questa squalifica avrebbero potuto laurearsi campioni del mondo in entrambe le classifiche.

Un’intuizione di un fan, Alberto Nicosia, ingegnere siciliano, seguita dalla conferma della Ferrari che ha deciso di non lasciar correre, ha permesso alla Scuderia di Maranello di tornare in vetta al campionato. Si è arrivati così all’ultima gara della stagione, il Giappone, dove Hakkinen è tornato in testa alla classifica conquistando il titolo piloti, mentre la Ferrari ha conquistato quello costruttori.

Leggi anche: F1 | Doppia squalifica Ferrari: il curioso precedente Leclerc-Hamilton

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Fonte copertina: Autosprint

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