Estate con caldo e siccità avanzanti: meteo spietato

  In questo momento, l’intero bacino del Mar Mediterraneo si trova sotto condizioni meteo fredde e piovose. Questa configurazione atmosferica, caratterizzata da pressioni livellate e assenza di strutture dominanti, sta condizionando le condizioni meteo in modo evidente su tutta la Penisola Italiana e sulle aree limitrofe del Sud Europa.   Ma attenzione: queste anomalie non toccano il Centro-Nord Europa, dove […] Estate con caldo e siccità avanzanti: meteo spietato

Mag 16, 2025 - 22:40
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Estate con caldo e siccità avanzanti: meteo spietato
In questo momento, l’intero bacino del Mar Mediterraneo si trova sotto condizioni meteo fredde e piovose. Questa configurazione atmosferica, caratterizzata da pressioni livellate e assenza di strutture dominanti, sta condizionando le condizioni meteo in modo evidente su tutta la Penisola Italiana e sulle aree limitrofe del Sud Europa. Ma attenzione: queste anomalie non toccano il Centro-Nord Europa, dove invece da diversi mesi domina un tempo tendenzialmente asciutto e stabile, con precipitazioni molto scarse e un crescente allarme legato alla siccità in diverse aree, soprattutto in Germania, Paesi Bassi, Belgio e parte della Francia. Questa situazione di stallo potrebbe però subire un cambiamento importante verso la fine della settimana in corso. Le proiezioni meteo a medio termine indicano una probabile variazione nel regime atmosferico, specialmente sul comparto mediterraneo centrale, aprendo la strada a una nuova fase meteo che coinvolgerà anche l’Europa meridionale e, in particolare, l’Italia. Il possibile cambio di scenario è legato all’interazione tra la palude barica mediterranea e un crescente impulso subtropicale proveniente dal Nord Africa, con effetti ancora in fase di studio ma che potrebbero tradursi in una transizione meteo significativa già entro la seconda metà di Maggio. Andiamo ad analizzare meglio la situazione. Esplosione di caldo nel Sahara Le simulazioni attuali mostrano un’anomalia termica straordinaria, con temperature alla quota di 850 hPa (circa 1500 metri di altitudine) che potrebbero raggiungere i +36 °C, un valore che rappresenta un picco record anche per zone desertiche abituate al caldo torrido. Tale anomalia, pari a 7-8 gradi sopra la media climatologica per il periodo, assume particolare rilevanza per la stagione meteo perché rappresenta un serbatoio di calore potenzialmente pronto a spingersi verso nord con l’avanzare dell’Estate. Non si tratta di un semplice episodio di caldo sahariano, bensì di un possibile campanello d’allarme che potrebbe prefigurare un inizio d’Estate anticipato e molto intenso, soprattutto se questa massa d’aria calda dovesse iniziare a muoversi verso le regioni del Mediterraneo centrale. Italia in bilico: il caldo estremo a due passi da noi Sia chiaro: non ci sono le condizioni per caldo estremo, nemmeno nel lungo termine. Ma ricordiamo ai nostri lettori che l’equilibrio atmosferico è delicato e non si possono escludere modifiche anche improvvise, magari nei prossimi 10-15 giorni. Un caldo così intenso in Nord Africa, se dovesse persistere per diversi giorni, potrebbe dar luogo a una progressiva espansione dell’Anticiclone africano verso l’Italia, specie lungo il settore sud-occidentale. Nel dettaglio, l’accumulo di energia termica che sta interessando i deserti del Marocco, dell’Algeria, della Tunisia e della Libia, rappresenta un vero e proprio motore meteo in grado di alimentare, già dalla seconda metà di Maggio, una risalita di aria rovente in direzione delle regioni meridionali italiane, per poi avanzare anche verso il Centro e in seguito verso il Nord Italia. Alta Pressione africana in agguato: manca poco? La situazione meteo in Centro e Nord Europa, dove domina da mesi una persistente anomalia secca, sta destando crescenti preoccupazioni. In molte aree della Germania, del Lussemburgo, della Repubblica Ceca, così come nel Sud dell’Inghilterra, le piogge sono risultate drammaticamente inferiori alla media stagionale. I terreni sono ormai aridi, le portate fluviali sono in netto calo, e si temono gravi problemi di approvvigionamento idrico già entro la metà di Giugno. Questa siccità non è un fenomeno isolato, ma potrebbe essere collegata all’intera struttura sinottica che domina l’emisfero settentrionale. L’assenza di flussi atlantici, infatti, ha permesso alla campana anticiclonica di consolidarsi per settimane, mantenendo pressioni elevate e cieli sereni su vaste zone del continente. Diciamo che è solo un caso che noi e la Spagna sentiamo più piogge della media. Altrove regna la siccità… Rischio ondate di calore da Giugno Le proiezioni stagionali a lungo termine rafforzano l’ipotesi che la stagione estiva possa aprirsi con condizioni meteo eccezionali. In particolare, la probabilità di ondate di calore molto precoci, già tra la fine di Maggio e i primi di Giugno, è in forte aumento. Tali ondate potrebbero portare valori superiori ai 38-40 °C sulle aree più esposte, come le pianure interne della Sicilia, le valli sarde, le zone interne pugliesi e la piana del Metaponto. Anche le aree del Centro-Nord non sarebbero risparmiate, soprattutto durante i picchi anticiclonici più intensi. Insomma, non vediamo il clima di ora, ma semmai di quello che ci sarà… L’opzione maltempo intenso Non mancano, come sovente accade, ipotesi alternative che vedono una temporanea intrusione di correnti fresche atlantiche verso la fine di Maggio, soprattutto tra il 25 e il 28 del mese. Tali impulsi potrebbero interagire con l’aria calda preesistente, generando fenomeni di instabilità localizzata, soprattutto lungo la dorsale appenninica e le regioni del Nord. Questa dinamica, se confermata, offrirebbe una finestra temporale utile per godere ancora di un po’ di piogge e frescura. Ma si tratterebbe, nella migliore delle ipotesi, di una pausa meteo piuttosto circoscritta, in una stagione che si preannuncia dominata dal caldo e dalla siccità.

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