Enel rimborsa 5 milioni a 40mila clienti, tariffe aumentate senza preavviso

L'Autorità aveva avviato il procedimento perché le modalità per comunicare il rinnovo delle condizioni economiche potevano non rendere i consumatori consapevoli degli aumenti

Mag 6, 2025 - 10:13
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Enel rimborsa 5 milioni a 40mila clienti, tariffe aumentate senza preavviso

L’Antitrust chiude l’istruttoria su Enel, obbligandola a rimborsare oltre 40mila clienti per un totale di 5 milioni di euro. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) aveva contestato una possibile pratica commerciale scorretta nella comunicazione dei rinnovi contrattuali con effetto dal 1° giugno 2023.

La decisione dell’Antitrust

L’Antitrust aveva aperto un’istruttoria nell’aprile 2024. Nel dettaglio, sotto esame sono finite le modalità con cui Enel Energia ha informato i propri utenti riguardo alle modifiche delle condizioni economiche. “Inoltre, nel caso di comunicazioni di rinnovo inviate digitalmente, la lettera di accompagnamento poteva essere confusa con un messaggio promozionale“, spiega l’Antitrust,  generando ambiguità e rendendo poco trasparenti gli aumenti. Anche per le notifiche cartacee sono emerse criticità, con numerose segnalazioni di mancata consegna.

Enel Energia ha inoltre previsto la revisione grafica e testuale delle comunicazioni digitali inviate tramite Dem (Direct Email Marketing) e il potenziamento dei sistemi informatici e del servizio clienti, con particolare attenzione alla gestione dei rinnovi contrattuali.

Come saranno erogati i rimborsi

Il rimborso sarà erogato in automatico a favore dei clienti che hanno ricevuto, tramite posta, una comunicazione di rinnovo delle condizioni economiche con decorrenza tra giugno 2023 e aprile 2024, ma per i quali non risulta avvenuta la consegna. Il ristoro è previsto anche per coloro che hanno ricevuto l’informativa via web e, alla data di adozione del provvedimento, avevano presentato un reclamo a Enel Energia e/o all’Antitrust segnalando l’insufficiente chiarezza del messaggio.

La misura compensativa riguarda sia i clienti ancora attivi con Enel Energia – ai quali sarà riconosciuto un bonus direttamente in bolletta – sia quelli che hanno cambiato fornitore, per i quali verrà emessa una nota di credito. Contestualmente, l’azienda ha assunto l’impegno di rafforzare le proprie attività informative attraverso un sistema integrato di avvisi e promemoria su più canali (Sms, email, bolletta, app e Area Riservata) per garantire maggiore consapevolezza riguardo all’entrata in vigore delle nuove condizioni contrattuali.

Esulta il Codacons, rabbia per l’Unc

E le associazioni dei consumatori si dividono. Il Codacons ad esempio esprime soddisfazione per i ristori; era stata proprio l’associazione ad aver sollecitato indennizzi automatici in favore degli utenti danneggiati. In una nota affermano:

“Bene quindi gli impegni assunti da Enel per concedere ristori a tutti i clienti danneggiati, ma occorre fare di più: è necessario adottare tutte le misure tecniche per evitare che in futuro si ripetano casi simili e per eliminare qualsiasi ombra sulle comunicazioni delle modifiche unilaterali dei contratti da parte dei fornitori energetici”.

Molto più critico invece Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che reputa questi rimborsi come insufficienti:

“Al di là del fatto che avremmo preferito ci fosse anche una sanzione, pur se ridotta per via dei ristori ottenuti, gli impegni sono inadeguati sia rispetto alla campagna informativa sia rispetto all’ammontare degli indennizzi”.

L’associazione evidenzia che gli impegni presi non offrono sufficienti garanzie per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro, come ad esempio un improvviso aumento delle bollette senza che il consumatore ne sia pienamente consapevole.

Riguardo agli indennizzi, previsti in una misura variabile tra il 25% e il 50% della differenza tra il vecchio e il nuovo prezzo applicato, viene sottolineata l’inadeguatezza del valore minimo, giudicato gravemente insufficiente. Inoltre, secondo l’associazione, chi non ha ricevuto alcuna comunicazione avrebbe dovuto essere rimborsato integralmente, come già avviene in sede di conciliazione.