Ecco come potrebbero cambiare i tributi locali: novità su multe, tasse e cartelle
lentepubblica.it Il Consiglio dei Ministri ha avviato una nuova fase della riforma fiscale, con l’approvazione di un decreto che punta a rinnovare profondamente la gestione dei tributi locali. L’obiettivo? Alleggerire il carico burocratico su cittadini e imprese e offrire più autonomia finanziaria agli enti territoriali. Multe, tributi locali e cartelle: i Comuni potranno cancellare sanzioni e […] The post Ecco come potrebbero cambiare i tributi locali: novità su multe, tasse e cartelle appeared first on lentepubblica.it.

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Il Consiglio dei Ministri ha avviato una nuova fase della riforma fiscale, con l’approvazione di un decreto che punta a rinnovare profondamente la gestione dei tributi locali.
L’obiettivo? Alleggerire il carico burocratico su cittadini e imprese e offrire più autonomia finanziaria agli enti territoriali.
Multe, tributi locali e cartelle: i Comuni potranno cancellare sanzioni e interessi
Tra le novità più attese c’è la possibilità per Comuni, Province e Regioni di definire in maniera autonoma le modalità per recuperare crediti fiscali non riscossi, attraverso strumenti simili alla “rottamazione delle cartelle”. Gli enti locali potranno ridurre o azzerare sanzioni e interessi su una vasta gamma di entrate, comprese quelle patrimoniali e oggetto di contenzioso. Rimangono escluse solo alcune imposte come l’IRAP, le addizionali e le compartecipazioni.
Questa misura rappresenta un primo passo concreto verso il federalismo fiscale, consentendo agli enti di calibrare in modo più flessibile le proprie politiche tributarie.
Incentivi per chi paga puntualmente e controlli più rapidi per chi non lo fa
Per favorire l’adempimento spontaneo, il decreto introduce strumenti premiali per i contribuenti virtuosi. Chi sceglie di pagare con addebito diretto sul conto corrente potrà beneficiare di alcuni vantaggi. Inoltre, l’amministrazione locale potrà inviare comunicazioni preventive, come lettere di compliance e solleciti bonari, prima di attivare procedure di accertamento.
In caso di mancato pagamento, invece, gli enti potranno procedere con azioni esecutive in tempi dimezzati rispetto al passato.
Semplificazione e digitalizzazione: IMU, bollo auto e IPT sotto una nuova luce
Il provvedimento interviene anche su altri aspetti chiave del sistema tributario locale. Ecco le principali innovazioni:
- IMU e TARI: cambia il sistema sanzionatorio, che diventa più proporzionato. Inoltre, per l’IMU, è in arrivo un modello telematico unico per facilitare gli adempimenti;
- Le Regioni potranno usufruire dell’avviso di accertamento esecutivo, riducendo così i tempi utili alla riscossione;
- tassa di soggiorno e contributo di sbarco: applicazione più equilibrata grazie a criteri proporzionali;
- bollo auto: la gestione sarà semplificata e il pagamento dovrà avvenire una sola volta all’anno nella Regione di residenza;
- IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione): il gettito sarà attribuito alla provincia dove si svolge effettivamente l’attività, non a quella del domicilio legale.
Più risorse ai Comuni contro l’evasione
Per rafforzare la lotta all’evasione fiscale, nel triennio 2025-2027 i Comuni potranno trattenere il 100% delle somme recuperate grazie ai controlli, raddoppiando così la quota attuale. Un incentivo importante per potenziare l’efficienza del sistema locale e migliorare la qualità dei servizi pubblici.
E adesso?
Il testo dovrà superare ancora alcune tappe prima di diventare definitivo. Preliminari, infatti, sono il confronto con Regioni ed enti locali in Conferenza Unificata e l’esame da parte delle commissioni parlamentari. Tuttavia, il percorso verso un sistema tributario più semplice, equo e moderno è ormai tracciato.
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