«Dovrebbero togliersi di mezzo da soli», bufera sulla nuova garante dei detenuti di Asti per i post contro i carcerati. Sui social nostalgia del Duce e insulti razzisti
La segnalazione arriva da alcuni consiglieri comunali di Asti, in Piemonte. La replica di Stefannia Sterpetti: «È linciaggio, post personali estrapolati dal contesto da una parte della sinistra» L'articolo «Dovrebbero togliersi di mezzo da soli», bufera sulla nuova garante dei detenuti di Asti per i post contro i carcerati. Sui social nostalgia del Duce e insulti razzisti proviene da Open.

Nei social media di Stefania Sterpetti, dirigente dell’Asl e nuova garante dei detenuti di Asti, gli avversari politici diventano «mongolino» o «demente», i migranti sono «ciarpame» e la foto di Benito Mussolini torna più volte in allegato a frasi del tipo «Siamo gli italiani, abbiamo fatto la storia…, è ora di dire basta, di ribellarci». E i carcerati in sciopero della fame, scrive sempre Sterpetti, si dovrebbero «togliere di mezzo da soli, visto che non c’è la pena di morte» (riferita a una persona detenuta in sciopero della fame). Un crescendo di insulti razzisti e nostalgie del Duce che forse prende la sua nota più stonata proprio nel riferimento al caso di Cesare Battisti, ex terrorista che nel 2009 rinunciò per dieci giorni a nutrirsi o abbeverarsi in attesa della pronuncia definitiva del Tribunale supremo brasiliano sulla sua estradizione in Italia. Stefania Sterpetti, in quel di Asti, è appena stata eletta nuova garante dei detenuti. Proprio quelli che, come hanno segnalato due consiglieri comunali dell’opposizione, secondo lei «dovrebbero togliersi di mezzo da soli».
Gli attacchi e le rivendicazioni sui social: «Preferisco essere razzista»
Inutile dire che la sua elezione a garante dei detenuti, con 14 voti su 30 e con il sostegno della compagine di Fratelli d’Italia, ha sollevato un enorme polverone mediatico. Sono state proprio le opposizioni, in particolare i consiglieri comunali Vittoria Briccarello di UnitiSiPuò e Michele Miravalle del Pd, a dissotterrare dagli archivi dei social media una lunga serie di uscite a dir poco evitabili. Per non parlare delle «fake news di stampo razzista rilanciate in modo seriale». E la frase, che lei avrebbe quasi fieramente sostenuto: «Preferisco essere considerata razzista», denunciano le opposizioni.
La denuncia dei consiglieri e l’intervento dell’associazione Antigone
Ma è la contraddizione tra il suo ruolo di garante e le sue esternazioni ad attirare le più aspre critiche. Tanto da far intervenire perfino Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone attiva proprio nella tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale, che ha chiesto l’immediata rivalutazione della nomina. «Premesso che ognuno è libero di pensare e dire ciò che vuole, il Consiglio Comunale dovrebbe avere la dignità e la responsabilità di valutare attentamente le competenze individuali, soprattutto per un organismo di garanzia qual è il Garante delle persone private della libertà», hanno scritto i consiglieri comunali di opposizione.
La risposta di Sterpetti: «Opera di rappresaglia della sinistra»
La neo-garante si è limitata a esprimere «profondo dispiacere per il linciaggio mediatico a cui sono stata sottoposta». E ha duramente criticato quella che definisce una «operazione di rappresaglia che ormai tristemente caratterizza una certa parte della sinistra». Con la tecnica, ormai spesse volte denunciata a destra e a manca, di «estrapolare dal contesto e deformare ad arte, per strumentalizzare a puro scopo politico» alcuni vecchi post. «Non ho mai fatto distinzione tra le persone, né ho mai negato rispetto e attenzione a chiunque si sia trovato in condizioni di fragilità». La votazione di martedì sera è avvenuta in modo segreto: 14 voti per la Sterpetti, 12 a Domenico Massano, volontario di Amnesty international e di Effatà, associazione che porta avanti progetti nel carcere di Quarto d’Asti. Due preferenze, infine, all’assistente sociale Luca Tomatis, sostenuto dal gruppo consiliare dei Giovani Astigiani, lista civica che, come Fratelli d’Italia, fa parte della maggioranza che sostiene il sindaco Maurizio Rasero.
L'articolo «Dovrebbero togliersi di mezzo da soli», bufera sulla nuova garante dei detenuti di Asti per i post contro i carcerati. Sui social nostalgia del Duce e insulti razzisti proviene da Open.