Dossier consulenza sostantivo femminile: Azimut

Si sa che la consulenza non è un gioco (solo) da ragazzi. Stando all’ultima rilevazione effettuata da Ocf (aprile 2024), le consulenti finanziarie abilitate all’offerta fuori sede in Italia risultano essere 11.949, pari al 22,9% del totale della popolazione iscritta alla sezione. Una crescita, seppure lieve, rispetto al 22,8% di fine 2023 e al 22,3... Leggi tutto

Mag 9, 2025 - 14:59
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Dossier consulenza sostantivo femminile: Azimut

Si sa che la consulenza non è un gioco (solo) da ragazzi. Stando all’ultima rilevazione effettuata da Ocf (aprile 2024), le consulenti finanziarie abilitate all’offerta fuori sede in Italia risultano essere 11.949, pari al 22,9% del totale della popolazione iscritta alla sezione. Una crescita, seppure lieve, rispetto al 22,8% di fine 2023 e al 22,3 del 2022. Una percentuale, quella delle donne professioniste della consulenza finanziaria nel nostro Paese, che è ancora minoritaria rispetto a quella maschile, ma che rappresenta comunque un trend di sviluppo in essere. Per capire al meglio questa prospettiva, BLUERATING ha intervistato alcune professioniste di importanti banche e reti italiane, ponendo loro i seguenti quesiti:

1 Come ha deciso di intraprendere una carriera nella consulenza Finanziaria?
2 Quali pensa siano attualmente i principali ostacoli e le principali opportunità per una donna professionista in questo settore?

Ecco cosa ci hanno risposto.

Qui le risposte di Vania Franceschelli, wealth advisor di ALLIANZ BANK FA

AZIMUT Lucia Zigante, director e wealth manager 

1 Ho iniziato la mia carriera nel 1992 in banca, partendo dallo sportello e ricoprendo tutte le mansioni sino alla gestione di un borsino. Nel 1994, l’iscrizione all’Università con un focus sulle tematiche finanziarie mi ha permesso di partecipare al primo progetto Private bancario promosso da McKinsey.  Questa esperienza mi ha fatto comprendere quanto fosse importante, nella gestione delle tematiche più complesse e nella personalizzazione delle soluzioni per i clienti, sviluppare competenze specifiche e adottare un approccio consulenziale. Successivamente, presso due primari istituti internazionali, ho affinato il mio metodo di lavoro e rafforzato le competenze applicabili al mondo imprenditoriale. Nel 2016 ho raggiunto Azimut spinta dal desiderio di mettere a frutto le mie competenze in piena libertà e autonomia. Questa scelta, che rifarei senza esitazione, mi ha permesso di lavorare in una logica di architettura aperta senza condizionamenti. Oggi, con il mio team, sono il punto di riferimento per i clienti in ogni ambito della loro vita.

2 Gli ostacoli sono legati alla condizione che ancora oggi una consulente finanziario donna, pur dimostrando di essere preparata, flessibile e puntuale, deve sempre dare prova di avere un livello di competenze superiore rispetto ai colleghi uomini. Tuttavia, l’esperienza insegna che la relazione che si crea tra un cliente e una consulente donna tende ad essere più solida e duratura nel tempo. Il fatto che siano ancora poche le donne consulenti è un’opportunità per le professioniste che desiderano emergere in questo settore. Le occasioni di crescita professionale infatti non mancano, l’importante è dimostrare umiltà e distinguersi, potenziando sempre le proprie competenze, dalle tematiche finanziarie a quelle fiscali e patrimoniali. Le donne, per natura, sono forti e coraggiose e non si arrendono mai di fronte alle difficoltà. Qualità fondamentali per lavorare in questo settore che richiede resistenza, lucidità, tenacia e lungimiranza.